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Carrozzina distrutta sul volo Ryanair da Bari a Cagliari, Anita ora ne ha una nuova: "Le persone fanno la differenza"

L'attivista per i diritti civili e presidente dell'associazione Famiglie Sma di Puglia, Anita Pallara, aveva denunciato quanto le era accaduto dopo il viaggio in Sardegna con vacanze rovinate: "Sono contenta ma non è una vittoria, non è ancora finita"

“La carrozzina nuova è una grandissima cosa ma non è una vittoria, non è la fine, non è tutto risolto”. Anita Pallara ha il suo novo, fondamentale, supporto. La 32enne barese rappresentante di Famiglie Sma e attivista nelle battaglie civili, ha di nuovo riacquisito la sua piena mobilità dopo un mese di difficoltà e sofferenze. Aveva visto il suo precedente mezzo danneggiato irrimediabilmente e messo fuori uso i primi giorni dello scorso luglio dopo essere sbarcata a Cagliari con la compagnia RyanAir. In Sardegna Pallara avrebbe dovuto trascorrere un periodo di vacanza assieme alla famiglia, rovinato dall’incidente. Perché senza la preziosa carrozzina a motore e comandi elettrici ovviamente la sua mobilità e il suo vivere quotidiano diventa oltremodo faticoso. La questione con la compagnia aerea irlandese non è ancora risolta, ma per lo meno ora la donna ha una sedia adeguata.

“Grazie alla mia Asl - scrive Pallara -, alla Regione Puglia e alla costante vicinanza di Michele Emiliano. In tempi record, tra pratiche e iter è stata approvata la replica della carrozzina distrutta. Il sistema spesso ha delle pecche ma quando incontri persone che fanno il proprio mestiere con attenzione e dedizione cambia tutto”. Pallara ringrazia anche Itop officine ortopediche, l’azienda laziale che ha realizzato la replica del precedente modello “per aver fatto prima tutta la parte burocratica, per essere sempre disponibili, attenti e una spanna sopra la professionalità”, assieme all’altra azienda, Pride Italia. “Difficile trovare le parole per descrivere chi lavora così bene e in maniera così dedicata alla cura della persona – spiega ancora Pallara-, non del cliente. In tempi record davvero siete riusciti a replicare la mia carrozzina, non è scontato per niente”.

Oltre ai ringraziamenti, che abbracciano anche i propri genitori che l’affiancano nella battaglia per riottenere quanto le spetta e per le “vacanze rovinate, avanti e indietro da Roma con un caldo pazzesco, su e giù da una carrozzina all’altra”, Pallara fa anche il  punto sulla questione relativa all’eventuale risarcimento. “Grazie all’avvocato Edno Gargano che mi sta seguendo passo passo, non è finita per niente. Dobbiamo ancora cominciare. C’è tutta la fatica, lo stress, la stanchezza (tanta), la frustazione, la scomodità, il dolore fisico (si una spalla Ko assicuro che non è piacevole) e soprattutto l’ingiustizia subita che brucia forte”.

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