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Dai rifiuti alla presenza di specie da proteggere, ecco l'app per 'monitorare' il mare realizzata dai ricercatori Uniba

L'iniziativa realizzata in collaborazione con la Lega navale italiana: obiettivo raccogliere informazioni e segnalazione sul marine litter flottante ma anche sull'avvistamento di esemplari di interesse conservazionistico

Raccogliere informazioni e segnalazioni sul marine litter flottante (ovvero rifiuti solidi e microplastiche presenti in mare), sull'avvistamento di specie marine di interesse conservazionistico e offrire supporto ai programmi di monitoraggio nazionali. Nasce con questi obiettivi l'app 'nauticAttiva',  realizzata dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con la collaborazione della Lega Navale Italiana.

L'applicazione è stata realizzata all'interno della convenzione DISTEGEO (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) e Lega Navale Italiana, finalizzata a favorire la collaborazione oltre che tra il DISTEGEO e la LNI, anche con ricercatori del Dipartimento di Biologia e di altri eventuali Dipartimenti di Didattica e Ricerca dell'Università degli Studi di Bari. Tale applicazione prevede finalità di comune interesse in merito ad attività di monitoraggio dell'habitat marino e costiero, con particolare riferimento all'individuazione di rifiuti, plastiche e fauna nel Mediterraneo. La app permette di ottenere automaticamente la classificazione e la geolocalizzazione degli elementi individuati nelle immagini, in modo da poter gestire tali informazioni con sistemi informativi territoriali. Ciò permette di disporre di una notevole quantità di dati in breve tempo, al fine di poter affrontare problemi di interesse comune come inquinamento da rifiuti e plastiche e relativa interazione con gli ecosistemi.

Stefano Bronzini, rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, intervenuto alla presentazione dell'iniziativa avvenuta ieri a Taranto, ha auspicato che la collaborazione su un tema così attuale come la tutela dell’ambiente si possa estendere a un tessuto più ampio che coinvolga altri enti di ricerca e istituzioni per costruire un tempo migliore di quello attuale.

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