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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il laboratorio olfattometrico di Arpa Puglia accreditato per la determinazione della concentrazione di odore: è il primo in Italia

Si tratta della prima struttura pubblica ad aver ottenuto l'ok di Accredia, Ente Unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano: una sede del laboratorio è presente in ogni provincia pugliese

Il Laboratorio Olfattometrico del Centro Regionale Aria di Arpa Puglia è il primo laboratorio pubblico in Italia a conseguire l’accreditamento nella determinazione olfattometrica della concentrazione di odore.

“L’accreditamento – dichiara in una  nota Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia  - attesta la competenza tecnica, l’indipendenza e l’imparzialità nel funzionamento del Laboratorio di Arpa Puglia relativamente al campo di accreditamento, tanto da renderlo un punto di riferimento, nel settore laboratoristico pubblico, a livello nazionale”.

Il 24 febbraio 2022, infatti, Accredia, Ente Unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, ha rinnovato l’accreditamento del laboratorio multisito (ovvero presente con una sede in ciascuna provincia pugliese) di Arpa Puglia. Tra le prove accreditate ai sensi della UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018, è compresa, appunto, la determinazione olfattometrica della concentrazione di odore.

“In questi anni – sottolinea Bruno - abbiamo lavorato su due direttrici: la prima orientata alla riorganizzazione dell’Agenzia con nuovi obiettivi ed ambiti scientifici (monitoraggio del mare, degli odori, ndr) e la valorizzazione di competenze legate a temi strategici per la Puglia; la seconda direttrice è di tipo operativo e laboratoristico, con la realizzazione di strutture all’avanguardia per garantire controlli più efficaci e rafforzare la qualità “scientifica” dell’azione dell’Agenzia”.

Il laboratorio olfattometrico di Arpa Puglia è stato inaugurato ad aprile 2018. Il laboratorio opera in conformità alla norma tecnica UNI EN 13725/2004 “Determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica”. La norma specifica un metodo per la determinazione oggettiva della concentrazione di odore di un campione gassoso, utilizzando l’olfattometria dinamica, tecnica sensoriale, basata sull’impiego del naso di un panel di valutatori, selezionati relativamente ad una sostanza di riferimento (n-butanolo), mediante l’uso di uno strumento chiamato olfattometro.

Il laboratorio olfattometrico è collocato in una camera opportunamente progettata per soddisfare i requisiti specifici della norma. In particolare, l’aria in ingresso alla camera è filtrata con filtri a carbone attivo e la ventilazione è regolata automaticamente per mantenere conformi i parametri di temperatura e concentrazione di CO2. Lo strumento di diluizione è costituito da un olfattometro munito di sei postazioni di saggio contemporaneo, modello TO Evolution di Olfasense GmbH, fornito di compressore oil-free per la generazione di aria neutra e filtro per la rimozione di eventuale particolato, umidità e odore residuo dall’aria compressa. L’olfattometro è in grado di operare secondo due modalità di lavoro, sì/no o scelta forzata, effettuando la diluizione del campione su 28 step.

La concentrazione di odore di un campione gassoso di odoranti è determinata presentando al gruppo esaminatori il campione diluito con gas neutro, secondo gli step di diluizione, al fine di determinare il fattore di diluizione richiesto per raggiungere la soglia di rivelazione del 50%. A tale fattore di diluizione, la concentrazione di odore è per definizione 1 ouE/m3. La concentrazione di odore del campione esaminato è espressa come un multiplo (uguale al fattore di diluizione a Z50) di un'unità odorimetrica europea per metro cubo [ouE/m3] in condizioni normali per l'olfattometria.

Il laboratorio, non ancora accreditato per il campionamento (punto 7 della UNI EN 13725:2004) è in grado di effettuare prelievi di campioni odorigeni da: sorgenti puntuali, mediante sistema di pre-diluizione dinamica specifica per camini/condotti; sorgenti diffuse areali attive (es. superfici di biofiltri), mediante cappa statica e pompa a depressione; sorgenti diffuse areali passive (es. superfici di vasche e cumuli) mediante wind tunnel e pompa a depression; aria ambiente, mediante pompa a depressione.

(foto Arpa Puglia: il laboratorio olfattometrico)

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