Assegno di fine mandato per i consiglieri regionali, l'appello di sindacati e associazioni: "Ritirate la legge"
Una lettera aperta, sottoscritta da 41 sigle del mondo del lavoro, dell'impresa, della cittadinanza attiva, del volontariato, dell'impegno civile, politico e del sindacato studentesco, è stata inviata al governatore Emiliano ed a tutti i membri del Consiglio regionale
"La scelta di reintrodurre l’indennità di fine mandato, abrogata qualche anno fa dalla stessa aula del Consiglio, rappresenta uno schiaffo a tutte le persone che oggi vivono condizioni di povertà e difficoltà, con i redditi e le pensioni erose dall'inflazione reale a doppia cifra. E per le quali non saranno sufficienti le modeste misure assistenziali recentemente stanziate dal governo nazionale". Sono queste le parole contenute nella lettera aperta sottoscritta da 41 sigle del mondo del lavoro, dell'impresa, della cittadinanza attiva, del volontariato, dell'impegno civile, politico e del sindacato studentesco, inviata al al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone, ed a tutti i consiglieri regionali.
Le sigle firmatarie hanno invitato i destinatari della missiva ad attivarsi affinché sia ritirato il provvedimento che reintroduce, in modo retroattivo, il trattamento di fine mandato. "Evitate di adottare un provvedimento che aumenterebbe la distanza delle istituzioni dai cittadini e dalle cittadine e la diffidenza nei confronti di chi ha l’onore e l’onere di rappresentare tutti i pugliesi. Sarà un vantaggio per tutti, per la nostra democrazia", si legge nella lettera.
Il documento è stato sottoscritto da Cgil Puglia, Confindustria Puglia, La Giusta Causa, Legacoop, Confcooperative, Confapi, Cna, Claai Puglia, Confesercenti Puglia, Casartigiani, Confcommercio, Confartigianato, Anpi puglia, Libera Puglia, Acli Puglia aps, Arci, Rete donne costituenti Puglia, Auser Puglia, Unione degli studenti Puglia, Rete della conoscenza Puglia, Link Bari, Zona Franka, Radici Future produzioni, Aps Giraffa, Associazione Mauriziana Knapathi Mariammen, Associazione La Scossa, Padri Comboniani, Migrantis, Comitato per la pace di Bari, Periplo Odv, Officina della legalità, Greenaccord Puglia, Movimento di cittadinanza attiva Odv, Mama Africa, Associazione Libertiamoci, Associazione Luca Odv, Associazione Miir (Mediazione Interculturale in Rete), Antigone Puglia onlus, Forum Terzo Settore Puglia, Alleanza contro le povertà in Puglia e Sud Est Donne aps.
"Vi invitiamo a ritirare questa proposta prima del Consiglio regionale previsto per martedì 25 luglio - si legge nella missiva inviata ai consiglieri - Evitate di adottare un provvedimento che aumenterebbe la distanza delle istituzioni dai cittadini e dalle cittadine e la diffidenza nei confronti di chi ha l’onore e l’onere di rappresentare tutti i pugliesi. Sarà un vantaggio per tutti, per la nostra democrazia. In caso contrario, Gentile Presidente Emiliano, Presidente Capone, consiglieri tutti, noi e le nostre organizzazioni non rimarremo in silenzio. Siamo pronti a manifestare contro una norma che riteniamo sbagliata e improvvida: lo dobbiamo ai nostri iscritti, ai vostri stessi elettori e a tutti i cittadini della nostra regione".