Assemblea nazionale Anci, il presidente Decaro: "Il Governo velocizzi le procedure per attuare i progetti del Pnrr"
Il primo cittadino di Bari, riunito a Bergamo con tutti i colleghi sindaci d'Italia, ha chiesto all'Esecutivo di snellire i tempi della burocrazia e di aggiornare la copertura economica dei fondi, messa a rischio dall'impennata dei prezzi delle materie prime
"Chiediamo l`istituzione di un Fondo unico per il sistema di protezione sociale comunale, con risorse stabili che consentano agli ambiti e ai Comuni, di programmare le attività all`inizio di ogni anno. Potrebbe essere una novità importante, una grande semplificazione delle procedure che andrebbe a tutto beneficio di quella parte della popolazione delle nostre città che più ha bisogno". Sono queste le parole, indirizzate al Governo dal presidente nazionale Anci, Antonio Decaro, durante XXXIX Assemblea Nazionale dell'Associazione dei Comuni Italiani, in corso a Bergamo.
"Eravamo a Parma, 12 mesi fa, e chiedevamo al Governo allora in carica tempi certi per lo stanziamento dei fondi del Pnrr assegnati ai Comuni e procedure semplificate per far partire le opere che spettano agli enti locali - ha dichiarato Decaro, secondo quanto riportato da Askanews - Oggi a distanza di un anno possiamo dire che, come sindaci, abbiamo ottenuto risultati importanti rispettando i tempi che ci eravamo dati: mi pare un piccolo record, per questo Paese". Il sindaco di Bari ha sottolineato la necessità di snellire le procedure riguardanti l'attuazione dei progetti previsti dal Pnrr: "Serve anche un migliore e rapido supporto da parte degli uffici centrali preposti nel rispondere ai Comuni. Vorremmo delle certezze sulle scadenze fissate dai ministeri titolari per l`iter dei lavori. Ci mettete tre mesi per trasmettere la convenzione e poi chiedete ai Comuni di aggiudicare i lavori in quattro mesi dalla data di sottoscrizione, pena la revoca del finanziamento", ha ribadito.
"L`impennata dei prezzi delle materie prime, nella scorsa primavera, ha messo in discussione la fattibilità delle opere del Pnrr - ha precisato Decaro nel suo intervento durante l'assemblea dell'Anci - ora stiamo chiedendo al nuovo Governo di aggiornare rapidamente la copertura economica di quel Fondo. È evidente che la fase dei lavori più significativa sarà nel 2023 e nel 2024 e da subito i Comuni devono poter aggiornare i quadri economici per le gare da bandire. Non possiamo permetterci di fermarci, serve immediatamente una risposta certa che ci faccia capire come andare avanti". La nuova legge di Bilancio assicura nuovi sostegni economici alle casse dei Comuni svuotate dal 'caro energia': "Per poter coprire questi costi extra e quindi chiudere i bilanci del 2022 avevamo chiesto sostegni per una cifra che si aggirava tra i 200 e i 300 milioni. Nel decreto accise, approvato ieri insieme alla legge di bilancio, per il 2022 dovrebbero esserci 150 milioni - ha dichiarato Decaro - Non abbiamo mai chiesto trattamenti di favore, si tratta di evitare che le nostre città si spengano e che alcuni servizi essenziali vengano tagliati".
"I dati della Ragioneria Generale dello Stato mostrano che 5.708 Comuni, cioè il 72,2% del totale, sono soggetti attuatori di almeno un investimento del Pnrr", ha ricordato Decaro sottolineando che "grazie alla programmazione e alla spesa dei fondi Pnrr porteremo nelle nostre comunità oltre 3.000 nuovi bus ecologici, 16.500 alloggi popolari più moderni e confortevoli per altrettante famiglie, creeremo 264 mila posti per i nostri bambini negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia. chiediamo fiducia a questo Governo, si fidi del nostro operato. Si fidi guardando ai dati, ai numeri, alle procedure di gare avviate e alle previsioni di spesa".
Il presidente Anci ha dichiarato di essersi confrontato, negli scorsi giorni, con il ministro delle Regioni e dell'Autonomia, Roberto Calderoli sul tema del 'regionalismo differenziato': "Noi siamo convinti, per prima cosa, che in una eventuale riorganizzazione delle funzioni, dobbiamo evitare di moltiplicare e sovrapporre gli uffici, gli incarichi, le competenze, i passaggi e le procedure burocratiche. In questi anni abbiamo sempre cercato di accorciare la filiera burocratica".
Nel suo intervento, il primo cittadino di Bari ha chiesto di rivedere gli aspetti del reato di abuso in atti di ufficio: "Il 93% dei casi si risolve tra assoluzioni e archiviazioni. Chiediamo solo regole chiare da poter rispettare con rigore. Senza regole chiare si finisce ad essere responsabili per qualunque cosa accada nel nostro Comune per il solo fatto di essere sindaci".
Decaro ha salutato e ringraziato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente in platea tra i tra 2.208 sindaci italiani: "Nelle sue parole abbiamo ritrovato la voce del Paese, la voce dell'Italia che lavora, che studia, la voce dell'Italia che soffre, che resiste, la voce dell'Italia che spera, che sogna e che ricostruisce. Nelle sue parole ci riconosciamo con orgoglio".