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Venerdì, 29 Settembre 2023
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Agricoltura pugliese sempre più bio: aumentano le coltivazioni ecosostenibili nella regione

Le superfici coltivate "a pratica biologica" crescono del 6%, ma, dopo anni, si registra una diminuzione dei consumi. La Regione estende i nuovi bandi anche alle coltivazioni di melograno, mandorlo e noce

L'agricoltura pugliese è sempre più bio, le coltivazioni ecosostenibili sul territorio regionale sono in aumento del 6,4% nell'ultimo anno: secondo l'ultimo monitoraggio realizzato in collaborazione da Sinab (Sistema d'informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica) ed Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), le superfici delle coltivazioni biologiche in Puglia sono passate, in un anno, da 269mila ettari ad oltre 286mila. 

"La Puglia si conferma così la seconda regione più bio d’Italia – spiega Coldiretti Puglia - dove la pratica biologica interessa tutti i comparti agricoli, dall’olivo ai cereali (23%), dalla vite agli ortaggi, con 3 impianti di acquacoltura biologica". L'attenzione alle coltivazioni bio della Regione Puglia è dimostrata anche dall'inserimento di melograno, mandorlo e noce nei nuovi bandi del Programma di Sviluppo Rurale: gli avvisi pubblici coinvolgeranno così anche le colture frutticole.    

All'aumento dei terreni coltivabili, non corrisponde però una crescita occupazionale: la crisi del settore agricolo legata all'aumento dei costi delle materie prime, ha portato ad una diminuzione dello 0,4% degli operatori nel settore agricolo ecosostenibile rispetto l'anno precedente. Si inverte, per la prima volta dopo anni, anche il trend dei consumi bio: il "caro bollette" e gli "scandali alimentari", hanno spinto i pugliesi verso prodotti industriali "a buon mercato", mettendo da parte l'aspetto qualitativo legato alla genuinità dei prodotti.

"Grazie alla ricerca – aggiunge Coldiretti Puglia - il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione ed un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità. Tutti i alimenti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei devono però rispettare gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori". 

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