Ristoratori pugliesi infuriati con la Regione: "Troppe aziende fuori dai risarcimenti Covid"
In una nota, il Coordinamento delle Associazioni Horeca esprime insoddisfazione sui criteri per accedere ai finanziamenti
I ristoratori pugliesi sono insoddisfatti dalla decisione della Regione di destinare i 20 milioni del Bando Ristori alle imprese che sono state costrette a rimanere chiuse nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre 2020, con l’estensione della zona arancione a 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari. Le imprese beneficiarie sono quelle che svolgono attività di ristorazione con somministrazione, gli agriturismi, le gelaterie e pasticcerie, i bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre agli alberghi localizzati nei 20 Comuni interessati dall’ordinanza n.448/2020".
I titolari delle aziende rimaste fuori sarebbero infuriati poichè la Regione avrebbe destinato i fondi "verso - spiega in una nota il coordinamento regionale delle. Associazioni Horeca - le perdite registrate dalla aziende colpite dal provvedimento della zona arancione esclusivamente nei sei giorni indicati (8-14 dicembre 2020) perdite che, a nostro avviso, rappresentano una inezia in confronto al lungo periodo di perdite economiche (ben 4 mesi a partire dal 24 ottobre 2020) in cui sono incappate la totalità delle restanti aziende sparse nel resto della regione".
"In questo senso - affermano le associazioni - sarebbe stato opportuno, nei confronti delle aziende dei 20 comuni in questione, riconoscere sicuramente un indennizzo superiore anziché ritenerle uniche destinatarie del bando regionale. Considereremmo più opportuna e ponderata la valutazione gli effettivi cali di fatturato registrati in tutto il periodo di emergenza Covid-19 al fine di raggiungere un'equità reale nella distribuzione delle risorse regionali a disposizione" concludono i ristoratori.