Attività all'aperto e riapertura dei corsi indoor: la ripartenza della polisportiva Angiulli è piena di speranze
La società che conta oltre 115 anni di attività, un migliaio di soci, 25 strutture e 10 sezioni sportive, mette tutta la propria esperienza: "A ottobre sono ripartiti tutti i corsi, si accede con Green pass"
Più che una società sportiva un’istituzione storica della città che, nonostante le chiusure imposte dalla pandemia, è riuscita a ripartire. A ottobre tutti i corsi dell’Angiulli hanno preso il via, da quelli per i bambini a quelli di adolescenti e adulti, con numeri che non raggiungono quelli preCovid ma che risultano comunque significativi. “Abbiamo la possibilità di alternare attività indoor ad altre con attrezzature all’aperto – spiega Paolo Girone, referente dell’area fitness -, perché riusciamo ancora farla nei limiti del possibile e in molto la preferiscono. Ci sono iscritti cui suscita apprezzamento perché ancora non ritengono sia il caso di allenarsi al chiuso, la paura per il Covid c’è ancora, ma bisogna tenere presente che da noi i controlli sono rigidi, si entra con Green pass e dopo la misurazione della temperatura. Alcune persone per questo, se pur una minoranza, hanno deciso di non iscriversi. Ci sono poi gli appassionati delle discipline che sono disponibili a sacrificare questo aspetto, del resto le attività in sala pesi o il tatami non possono svolgersi all’esterno”.
In campo, la polisportiva che conta oltre 115 anni di attività, oltre 600 soci, 25 strutture e 10 sezioni sportive, mette tutta la propria esperienza. Così sono ripartiti i corsi di tennis in gruppo per i più giovani, quelli di calcio e delle altre discipline: ginnastica artistica e ritmica, basket, lotta grecoromana, judo, sala pesi tradizionale, jujutsu brasiliano e pesistica olimpica. “L’offerta è ampia prosegue Girone - e la risposta fortissima, segno della voglia di tornare a fare sport e attività per la propria formazione e benessere. Ci sono dei limiti al numero di iscritti imposti dalle misure antiCovid ma le attività sono quasi completamente piene, abbiamo utilizzato anche gli spazi all’aperto per gestire il numero dei partecipanti in sicurezza. Come zona fitness la risposta è stata buona anche se non siamo ai numeri del pre Covid, quello che abbiamo compreso è che oramai ci sono dei cambiamenti ai quali bisogna adattarsi, non si poteva ricominciare come se nulla fosse accaduto”.