Bari incrocia le dita, presentato il dossier Capitale Italiana della Cultura 2022: trecento grandi eventi, luminarie e mostre internazionali
La candidatura barese è stata illustrata in video conferenza. Sfida finale con altre nove avversarie. Tra gli appuntamenti in programma anche concerti esposizioni su Banksy e Mucha e una libreria a cielo aperto sul lungomare
Bari si presenta e punta alla vittoria: è stata illustrata, questa mattina, in videoconferenza, la candidatura del capoluogo pugliese per diventare Capitale Italiana della Cultura 2022. Una sfida non semplice che vede tra le finaliste anche la 'cugina' Taranto (con cui è stata sottoscritta un'alleanza programmatica), Ancona, Cerveteri, L'Aquila, Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Procida, Trapani, Verbania e Volterra.
Tra oggi e domani le 'magnifiche 10' presenteranno i loro dossier: al termine vi sarà la decisione comunicata dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. In palio un ricco finanziamento per proporre a turisti e cittadini un lungo programma di appuntamenti culturali, in un anno che, si spera, possa davvero segnare la rinascita un settore in ginocchio dopo lo stop legato alla pandemia Covid.
La candidatura barese è stata illustrata dal sindaco Antonio Decaro, dall'assessore alle Culture Ines Pierucci, dal sovrintendente della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli Massimo Biscardi, dallo scrittore Nicola Lagioia e da Vitandrea Marzano, dirigente dello staff: trecento gli eventi diffusi tra i principali contenitori culturali della città, tra cui il Petruzzelli, il Piccinni, il Margherita e la Sala Murat. Non solo spettacoli ma anche mostre e laboratori che si svolgeranno per tutto l'anno. Ad accompagnare la presentazione il video girato da Alessandro Piva che riunisce i grandi nomi della cultura e dello spettacolo di Bari con i semplici cittadini, mostrando la bellezza delle strade e dei monumenti del capoluogo tra musica e danza.
Cinque i pilastri fondamentali del programma, il sacro, la luce, l'Oriente, il dialogo, il femminile, a cui si aggiungono i 'tre miracoli', ovvero la candidatura del Culto Nicolaiano a Patrimonio dell'Unesco, una Fiera del Libro e la nuova grande biblioteca dell'ex Rossani. Tra gli appuntamenti di prestigio, oltre ai classici Bifest, World Press Photo e Time Zones, si aggiungono mostre straordinarie come quella su Banksy, su Albert Mucha e sulle reliquie di San Nicola riviste in chiave contemporanea che vedranno anche l'esposizione di opere di Hirst e Abramovic.
Prevista anche una spettacolare installazione di luminarie sul uno dei moli cittadini. Il lungomare, invece, ospiterà librai ed editori, diventando una vera e propria biblioteca a cielo aperto. Vi sarà anche uno sguardo verso la Russia e l'oriente, in particolare dal punto di vista musicale e del Sacro: "Bari è una grande capitale umana - ha detto il sindaco Antonio Decaro - , un insieme di volti, di luoghi, di quartieri, paesaggi, di storie e culture e d'imprese che sono testimoni di un'identità multiculturale e poliedrica. La città trae forza dal Mare Mediterraneo, attraverso il quale è giunto San Nicola e che ha segnato l'identità dal punto di vista culturale. Ci candidiamo portando la vocazione mediterranea ma anche una sensibile storia di crescita, con grandi trasformazioni urbane negli ultimi 20 anni.