Centri diurni per minori a rischio chiusura, entro giugno la prima tranche di pagamenti del Comune: boccata d'ossigeno
Dopo lo sblocco dei fondi da parte della Regione si passa all'accelerazione dell procedure per i coprire le prime fatture e poter pagare i primi stipendi arretrati agli educatori, sventato per il momento l rischio chiusura di alcune strutture
I fondi regionali sono stati trovati e con le procedure accelerate dovrebbero iniziare ad arrivare le prime somme. I centri diurni di Bari (e del resto della Puglia) potrebbero tornare a respirare. Non prima di una ventina di giorni, però, perché i tempi tecnici comportano ancora attesa per le strutture che, grazie alla convenzione coi comuni, nella sola città di Bari seguono all’incirca 500 minori a rischio. Col doposcuola, attività integrative ed educative, sport e supporto formativo per chi proviene da contesti familiari complicati. Alla Regione spetta trovare i fondi, ai Comuni erogarli in base al numero dei minori seguiti.
I ritardi nei pagamenti degli operatori e delle spese ci sono ogni anno, ma questa volta si è giunti a una situazione di esasperazione, con il pericolo che alcuni centri non reggano e siano costretti a chiudere. Operatori non stipendiati da mesi, contributi aggiuntivi del Comune con ritardi di un anno. La situazione si è sbloccata dopo le pressioni degli enti gestori dei centri che hanno anche inscenato in sit-in di protesta svolgendo le loro consuete attività davanti alla sede del Consiglio regionale lo scorso 20 maggio.
Con lo sblocco della situazione potrà iniziare la rendicontazione e la fatturazione da parte delle strutture e così l’erogazione delle prime somme da parte del Comune (avanzano mensilità da settembre scorso). In realtà in arrivo sono solo le prime tranche, vale a dire il 0 per cento destinato a coprire le spese per un terzo dei minori seguiti. Poi man mano arriveranno le altre somme. Ma è già una boccata d’ossigeno, con la speranza di scongiurare la chiusura di strutture fondamentali nel tessuto sociale delle periferie urbane e che si possa da subito programmare modalità tempestive ed efficaci di pagamento nei loro confronti.