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Al cimitero scoprono che il loculo del loro caro è aumentato di 15 euro: "Li pagate da quando è morto"

Il caso è denunciato dal signor Causarano e riguarda la Confraternita che gestisce la cappella dove sono sepolti i suoceri:"Il padre di mia moglie è lì da 30 anni, vorrebbero 450 euro, inaccettabile"

I parenti si recano al cimitero per rendere omaggio ai propri cari e si ritrovano una richiesta di pagamento in base all’aumento decretato, a loro insaputa, dalla confraternita. Non solo. Scoprono che viene richiesta una cifra di 15 euro retroattiva, dall’anno della sepoltura a oggi. Accade nel cimitero di Bari, dove la nuova amministrazione di una delle confraternite che gestisce una delle cappelle più grandi, con centinaia di defunti, ha deciso di aumentare la quota annuale, e di farlo in maniera arretrata. Quindi, famiglie che hanno cari defunti sepolti lì da 30 o 40 anni si ritroverebbero a dover pagare cifre che vanno da 300 a 450 euro, senza una reale giustificazione. È il caso della famiglia del signor Antonio Causarano. I suoceri sono sepolti nei loculi della confraternita, il padre della moglie da 30 anni, la madre dallo scorso anno.

“A fine agosto – racconta - ci siamo recati al cimitero nella cappella e con nostro grande stupore  abbiamo notato che tutti i loculi già occupati, presentavano un bigliettino attaccato al marmo. Era un avviso con cui ci invitavano di metterci in comunicazione con la direzione per comunicazioni urgenti.  Abbiamo chiamato l’arciconfraternita  e con incredulità ci hanno comunicato che il loro Cda ha deliberato un aumento della quota sociale di 15 euro annue e che tale aumento ha un effetto retroattivo che decorre dalla data di decesso dei confratelli”. Il racconto del signor Causarano prosegue, sottolineando come dopo aver contestato la decisione la direzione abbia minacciato di chiudere la cappella in caso di mancato pagamento.

“Basti immaginare – spiega ancora - che ci sono persone che in quella cappella hanno diversi cari tumulati da decenni, come una mia cugina che ha tre parenti seppelliti e si ritrova a dover pagare una cifra considerevole”. Il rischio è quindi che i confratelli debbano contribuire a ripianare i bilanci della confraternita. Causarano ha anche inviato una segnalazione al sindaco di Bari Antonio Decaro e non esclude di adire le vie legali.

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