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"Basta roghi": i cittadini di Japigia scendono in piazza il 6 luglio e chiamano alla mobilitazione anche gli altri quartieri

"Abbiamo compreso che la questione non è prioritaria per il Comune - spiega Giuseppe Dentico, tra i promotori del comitato che si oppone agli incendi di rifiuti nelle campagne - non ci resta che manifestare". Sit-in in piazza Prefettura

I cittadini di Japigia scendono in piazza contro i roghi di rifiuti che ogni giorno mettono a rischio la salute di chi abita nel quartiere. Lo faranno con un sit-in in piazza Prefettura, martedì 6 luglio, a partire dalle 18. “Lo facciamo tutti per reclamare ad alta voce: il nostro diritto al benessere, la tutela la nostra salute, la difesa dell'ambiente e del nostro territorio e il ripristino della legalità”, scrivono. Una manifestazione nata dall’esasperazione, spiegano, per le denunce che si ripetono, senza soluzioni drastiche al fenomeno, ogni settimana.

“Abbiamo verificato una frequenza di tre incendi al giorno – racconta Giuseppe Dentico, del comitato promotore dell’iniziativa -  il più delle volte costituiti da cumuli di materiale conferito nelle campagne circostanti. Vanno a fuoco mobili, con formiche, vernici e coloranti, plastiche, televisori e copertoni di auto e camion dismessi. Sono portati lì da aziende e ditte che lavorano nell’illegalità, ma se chiamiamo l’intervento della polizia locale ci rispondono che non sono loro a dover essere chiamati in causa. Non è così”.

Con l’amministrazione comunale l’interlocuzione e la collaborazione andata avanti per diversi anni si è interrotta, anche dopo l’installazione della centralina che rileva le emissioni  proprio all’altezza del comando dei vigili urbani.“Rileva per Arpa solo i Pm – spiega ancora Dentico -  ma non altre sostanze, così non se ne viene a capo”. I cittadini di Japigia sperano così di coinvolgere anche quelli di altre zone, da Carbonara a Santa Rita, dove si verificano episodi simili.

“Abbiamo prodotto in questi anni fior fior di documenti e immagini, dalla campagna a ridosso del quartiere alla complanare di San Giorgio e Mungivacca. La situazione è desolante, con terreni abbandonati e senza controllo. Dopo che abbiamo riposto speranza nella gara di appalto verso l’associazione di volontari di Corato che avrebbe dovuto garantire un servizio di sentinelle attraverso il bando da 18 mila euro, anche quella, assieme alla pazienza, è terminata. Non li abbiamo mai visti in azione, non abbiamo visto alcun miglioramento, non sappiamo se la squadra sia entrata in esercizio. Ciò che abbiamo compreso – conclude – è che questa questione non è prioritaria per il Comune, quindi non ci resta che manifestare”.

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