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Dai controlli antiCovid sui bus ai rifiuti abbandonati: ecco i lavori utili di chi percepisce il Reddito di cittadinanza

Una trentina i progetti finora ammessi e 870 le persone coinvolte impiegate per otto ore settimanali e sei mesi in tutto in attività proposte da aziende ed enti pubblici, tra questi Asl, Asi, Amtab, Caritas diocesana e scuole

Dal monitoraggio dei rifiuti sulle strade a quello sul rispetto delle misure antiCovid sui bus di città. Sono all’incirca 80 le proposte presentate per la realizzazione di “Progetti Utili alla Collettività finalizzati ad ospitare i beneficiari del reddito di cittadinanza residenti a Bari. Una trentina quelli finora ammessi e 870 le persone coinvolte tra i percettori del reddito di cittadinanza. Con una finestra aperta fino al 31 luglio per la presentazione di altre iniziative che, probabilmente, sarà prorogata al 31 agosto. I percettori del sussidio potranno essere così impiegati per otto ore settimanali e sei mesi in tutto, in attività di pubblica utilità grazie al coordinamento degli uffici comunali e ai referenti dei singoli progetti, proposti da aziende ed enti pubblici, tra questi Asl, Asi, Amtab, Caritas diocesana, scuole.

“Tra i progetti più significativi – spiega l’assessore comunale alla Trasformazione digitale, nonché Vice sindaco, Eugenio Di Sciascio – ci sono quelli proposti dal tribunale e dalla procura. Sono due e coinvolgono 112 persone. Riguardano per lo più l’archiviazione, l’indicizzazione e la scannerizzazione di documenti utili alla macchina amministrativa della giustizia. A ciò si aggiungono quelli proposti dal consorzio Asi per il monitoraggio della zona industriale, dalle segnalazioni su abbandono di rifiuti allo sfalcio della vegetazione per il mantenimento delle condizioni ottimali delle strade. Questi lavori coinvolgeranno all’incirca 50 persone. Le richieste poi riguardano alcune scuole, per l’affiancamento in alcune attività, dall’Asl di Bari per il supporto in presidi informativi, la divulgazione di materiale informativo e gli interventi di aree a verde. L’Arcidiocesi ha chiesto invece un supporto per l’accoglienza degli utenti nel suo centro, mentre l’Amtab la presenza di persone che monitorino il rispetto del numero massimo di viaggiatori sui bus e il rispetto delle distanze e dell’uso delle mascherine”.

L’assicurazione sarà a carico dell’amministrazione e ogni progetto avrà un referente aziendale, mentre la scelta su chi parteciperà alle singole iniziative è fatta in base a una selezione basata sui profili dei candidati. “Intendiamo partire subito dopo l’estate – spiega ancora Di Sciascio – e credo possa essere l’occasione sia per gli enti coinvolti, sia per i cittadini di partecipare alla vita della città. Può essere un’occasione di integrazione sociale e alcuni progetti hanno ricadute importante per gli enti e la vivibilità di alcune aree e istituti scolastici. Il nostro compito sarà quello di monitorare attentamente e accertarci che tutto vada per il meglio. Ci auguriamo che le attività abbiano un impatto positivo sia per i precettori del reddito di cittadinanza, sia per gli enti coinvolti. Finora – conclude – abbiamo trovato ampia disponibilità”.

(foto Ansa da Today.it)

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