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Addio a Chiara Samugheo, la fotografa delle dive: con i suoi scatti raccontò le star del cinema tra Hollywood e Cinecittà

L'artista è morta all'età di 86 anni a Bari: era tornata nel capoluogo pugliese al termine di una lunga vita professionale tra Milano, Napoli, Roma e infine Nizza

Una vita tra la fotografia e il cinema, immortalando con i suoi scatti le grandi star del cinema nazionale e internazionale: da Sophia Loren a Monica Vitti, da Claudia Cardinale a Gina Lollobrigida, e poi Liz Taylor, Shirley MacLaine, Silvana Mangano. Si è spenta ieri a Bari Chiara Samugheo, la 'fotografa delle dive'.

Nata a Bari il 25 marzo 1935 (ma secondo alcuni l'anno sarebbe il 1925: questo è sempre rimasto uno dei segreti della sua vita), Chiara Paparella (questo il suo vero cognome) era tornata nel capoluogo pugliese - come ricorda l'Adnkronos - al termine di una lunga vita professionale tra Milano, Napoli, Roma e infine Nizza. Arrivata a Milano nel 1953, Samugheo frequentò il mondo della cultura e divenne amica di Enzo Biagi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Giorgio Strehler. Inizialmente lavorò come giornalista di cronaca nera, poi come assistente di Federico Patellani, uno dei fotografi più importanti di quegli anni. Nel corso del tempo si specializzò nel ritratto e realizzò servizi fotografici per periodici internazionali, copertine di riviste e pubblica libri.  A partire dalla fine degli anni '50, fotografò tra Hollywood e Cinecittà decine di star internazionali. La notizia della scomparsa è stata appresa dall'Adnkronos dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma a cui la fotografa nel 1995 ha consegnato un archivio imponente e pieno del lavoro di una vita: il fondo è composto da 13.124 stampe, 126.928 diapositive, 11.899 negativi, 14 frammenti di pellicola cinematografica, 156 disegni di Pasquale Prunas, 3 album fotografici, 1.287 buste estratti, 12 volumi rilegati rivista "Le Ore". Dopo i primi passi come giornalista di cronaca nera, e i reportage di fotografia su fenomeni magico-religiosi dell'Italia del Sud e su temi di denuncia sociale, Chiara Samugheo diventa, come ricorda sempre l'AdnKronos, "l'originale interprete del mondo del cinema italiano tra gli anni '50 e '70. Giocando sull'essenzialità delle linee, sui contrasti cromatici forti, su sontuose acconciature, la fotografa ha rinnovato in modo eclatante il ritratto di studio, che diventerà un modello per la successiva fotografia di moda e cinema degli anni '80".

A dedicare un ricordo a Chiara Samugheo è anche, su Fb, l'ex sindaco di Modugno, Nicola Magrone: "Un saluto affettuoso a Chiara Samugheo, fotografa di fama internazionale che ci ha lasciato oggi all’età di 96 anni, dopo una vita straordinaria. Da poco aveva preso casa a Modugno: stasera riposa nel cimitero della nostra città. Ma per poco: pronta a volare via presto, con la sua leggerezza e acutezza, alla ricerca della 'luce giusta', come ha sempre fatto nella sua vita e nel suo lavoro. L’ho conosciuta per caso, in una sera di aprile del 2016, proprio a Modugno. Mi spiegò che era tornata da poco a vivere a Bari, dopo aver lasciato Nizza dove aveva vissuto per oltre vent’anni, e mi raccontò qualche brano della sua vita di prima donna protagonista della fotografia, della sua storia di “fotografa delle dive”, di grande viaggiatrice ma anche di ‘storica’ del sociale degli anni Cinquanta. Una vita straordinaria che potrete leggere da tante parti e che vi lascerà a bocca aperta. Arrivederci a una grande donna , che forse avrebbe meritato (e meriterebbe) maggiore considerazione da parte della sua terra d’origine".


 

(Foto Ansa: da sinistra la fotografa Chiara Samugheo e l'attrice Claudia Cardinale, al Museo del Cinema di Torino in occasione dell'inaugurazione della mostra fotografica di Samugheo, "Fuori dal Set", nel 2012)

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