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Il lungo viaggio di Bakary tra i ritratti delle sue opere alla Casa delle Culture: "Dipingo il talento e la libertà"

La mostra RYnascita con i quadri del giovane artista del Gambia è visitabile fino a lunedì 11 ottobre nelle sale centro dell'assessorato al Welfare: "Con colori e matita ridisegno il dolore e i sogni"

“Provo a raccontare la libertà e l’invisibile agli occhi, il talento di centinaia di persone che come me arrivano qui in cerca di un sogno, rimasto chiuso in loro stessi, senza la possibilità di esprimerlo, costretti a fare qualsiasi lavoro per pagare il debito con i trafficanti”. Bakary Manneh trae il nome dal professore, Mister Manneh, che a scuola a Brikama, in Gambia, lo ha fatto innamorare dell’arte. Aveva 13 anni quando nel 2016 assieme a  suo fratello ha intrapreso il lungo e difficile cammino che, attraverso Senegal, Mali, Burkina Faso, Nigeria e Libia, lo ha portato in Europa. Un viaggio a tratti terribile, che li ha visti prigionieri nel paese nordafricano prima di imbarcarsi per Brindisi dopo essere fuggiti grazie all’aiuto di un cittadino arabo. Un viaggio dove si è consumata la tragedia della perdita del fratello.

C’è tanto della sua esperienza, della suo talento, della voglia di un futuro migliore per tutti, dell’ispirazione del maestro gambiano e del suo preferito Pablo Picasso, di cui ha realizzato un ritratto, nei 20 dipinti di Bakari Manneh, portati a compimento con tecniche a olio e acrilico. RYnascere è il nome che il giovane artista ha dato alla sua mostra esposta fino lunedì 11 ottobre negli spazi del Centro Polifunzionale Casa delle Culture dell'assessorato al Welfare del Comune di Bari gestito dalla cooperativa sociale Medtraining assieme alla cooperativa San Giovanni di Dio. C’è la limpidezza di un ragazzo che dalle scuole medie frequentate a San Vito dei Normanni ha maturato una forte consapevolezza della sua arte che lo ha portato a frequentare il quarto anno del liceo artistico Simone - Durano di Mesagne, oltre il quale sogna l’accademia delle belle arti, con lo sprone dei suoi docenti.

“Dipingo – racconta ancora - l’inquietudine del non riuscire coltivare i propri sogni per diventare qualcuno nel futuro, in un sistema che non sempre dà la possibilità di studiare e di perseguire i propri sogni, assecondando il proprio talento. Chi è costretto a lasciare la propria terra perde i punti di riferimento ed è a volte costretto ad accettare qualsiasi lavoro, finanche alcuni a spacciare stupefacenti, pur di raccogliere soldi per pagare i debiti imposti dai trafficanti, che minacciano anche le famiglie”. Un futuro, oltre al percorso di studi personale, a 19 anni è fatto anche di ideali. Dei più nobili. “Spero e mi impegno per questo –racconta ancora Bakary- affinché ci siano tanti cambiamenti. È necessario cambiare l’idea della diversità e della discriminazione tra noi, cose inaccettabili nel 2021, che confido terminino per sempre”.

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