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Martedì, 19 Marzo 2024
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Bari, dalle ciclabili sul Lungomare alla pedonale di piazza Risorgimento: che fine ha fatto il progetto Open Space?

Un’incompiuta sembra l'opera per le due ruote di corso Vittorio Emanuele fino alla spiaggia di Pane e pomodoro, pieno di ciclisti, podisti e monopattini. Galasso:"Entro fine anno partono i lavori"

Dopo la presentazione del programma alle porte dell’estate scorsa i risultati sono stati subito tangibili: la riqualificazione di piazza Santa Maria del Fonte a Carbonara, quella del tratto del lungomare su cui affaccia il faro a San Cataldo e, soprattutto, la nuova versione a due corsie e piste ciclabili “leggere” laterali di corso Vittorio Emanuele nel centro della città. Ma del resto del progetto Open Space del Comune a Bari non si ha avuta ulteriore traccia. Eppure i rendering erano suggestivi: isola pedonale tra piazza Risorgimento e via Manzoni al rione Libertà, area giochi in via Manzari a Ceglie del Campo, riqualificazione di piazza Umberto a Carbonara e corsie ciclabili laterali per tutto il lungomare monumentale, dal Teatro Margherita a Pane e Pomodoro. Idee valide per trasformare la viabilità della città cogliendo l’occasione della crisi Covid per ripensare la mobilità promuovendo spostamenti in sicurezza in bicicletta e monopattini elettrici. Ma anche realizzando nuovi spazi aggregativi, per bambini e per fare sport. Opere di cui però, dopo una partenza sprint, non si vedono ancora i cantieri. Un’incompiuta è proprio la ciclabile di corso Vittorio Emanuele col lungomare, tratto frequentatissimo fino alla spiaggia di Pane e pomodoro nelle giornate di sole da ciclisti, podisti e persone in monopattino.

“Quei progetti – spiega Giuseppe Galasso, assessore comunale ai Lavori pubblici – rappresentano il nostro punto di riferimento. È la direzione che l’amministrazione ha intrapreso per il cambiamento della città. Ma prima della fine di quest’anno sarà difficile realizzarli". Il motivo è legato a una serie di problematiche e ostacoli creati dalla pandemia, come gli isolamenti fiduciari, le quarantene e il telelavoro tra tecnici e impiegati, ma anche alla mancanza ancora di un accordo quadro e dei finanziamenti necessari.

“Mancano per ora un accordo quadro e l’individuazione di risorse, serviranno all’incirca 700 mila euro. La realizzazione delle piste ciclabili cosiddette leggere con la segnaletica orizzontale e lo stravolgimento di corso Vittorio Emanuele e del lungomare di San Cataldo, come della riqualificazione della piazza a Carbonara, è stata possibile perché abbiamo approfittato di un accordo quadro già in atto e delle risorse a disposizione. Inoltre c’è da considerare la condizione favorevole alla realizzazione di alcune opere, come la riduzione a due corsie di corso Vittorio Emanuele, che in altri periodi avrebbe sollevate numerose polemiche. Condizione dovuta a una diversa consapevolezza dei cittadini acquisita in questo periodo di pandemia. Stiamo comunque lavorando- aggiunge Galasso – basti pensare alla manutenzione considerevole del manto stradale del lungomare, soprattutto laterale dove dovranno essere ricavate le corsie ciclabili, e tutto il lavoro che porterà allo spostamento dell’asse ferroviario Sud, al rifacimento del porto di Santo Spirito e al completamento di via Amendola: lì ci sarà un chilometro di pista ciclabile”. Galasso spiega anche come il tratto del lungomare di San Cataldo dovrà essere ancora completato con la colorazione del tracciato pedonale, così gli interventi in piazza Umberto a Carbonara, dove sono previsti spazi per teatro e libri, ma che vedrà prima il rifacimento dell’impianto di illuminazione. In attesa ce i rendering prendano forma, si bada al sodo.

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