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Parco della Rinascita nell'area ex Fibronit, il comitato incontra Decaro e Galasso: "Manca la ratifica della bonifica"

Il sindaco e l'assessore ai Lavori pubblici avranno un confronto online con una diretta pubblica social con i citttadini che si battono da anni per la riqualificazione dell'area dell'ex fabbrica di amianto

“Siamo fermi ai tecnicismi che a oggi bloccano l’inizio della realizzazione del parco, questioni puramente burocratiche, che una volta risolte dovrebbero portare all’inizio della fase progettuale e poi esecutiva”. Attendono novità i cittadini del comitato per il parco della Rinascita nell’area dell’ex Fibronit. Le attendono per bocca del sindaco Antonio Decaro e dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, con i quali avranno un confronto online attraverso una diretta social (sarà possibile porre domande anche da parte dei cittadini) dalle 19.30 di giovedì 16 dicembre. Nicola Brescia, presidente del comitato, confida in una svolta attesa da mesi, vista l’ormai avvenuta bonifica partita oltre tre anni fa.

“I passaggi burocratici che attendiamo – spiega Brescia – riguardano la certificazione dell’Arpa Puglia sul completamento della bonifica, con la trasmissione e l’acquisizione alla Città metropolitana prima e al ministero della Transizione ecologica poi, che dovrà a sua volta ratificare la bonifica, dopo aver posto le variazioni all’accordo di programma. L’area rimane Sin, Sito di interesse nazionale”.Solo a quel punto si potrà procedere con la gara per la progettazione complessiva che ora potrà riguardare l’intera superficie dell’ex fabbrica di amianto per il Parco della Rinascita. Necessari 20 milioni di euro circa. Decaro a marzo aveva annunciato di aver intercettato un finanziamento di 3,5 milioni da inserire nei nuovi fondi del Pon metro.

“Da ciò che abbiamo compreso – racconta ancora Brescia – ci sarebbero a disposizione dai 6 ai 7 milioni di euro tra fondi comunali e regionali destinati alla realizzazione per lo meno del primo lotto del parco, perché è così che si andrà avanti, a lotti, un po’ come è avvenuto con la ristrutturazione del teatro Piccinni. Per questo dall’incontro ci aspettiamo buone nuove, anche sulla possibilità che parte della realizzazione sia finanziata attraverso i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

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