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Policlinico, per 50 ore su una poltrona del pronto soccorso con una frattura scomposta: "Non c'è posto per il ricovero"

È la disavventura di una 60enne, caduta il 5 luglio all’interno della struttura sanitaria e "parcheggiata", secondo la denuncia del figlio, nella sala d'attesa senza fornitura di cibo e acqua. La replica: "È assistita, giovedì sarà ricoverata"

Oltre due giorni con una frattura scomposta su una poltrona del pronto soccorso del Policlinico di Bari in attesa di ricovero e intervento chirurgico. Perché non ci sono posti a disposizione in ortopedia, anche in altri ospedali della Regione e nelle vicine Matera e Potenza. È la disavventura di Rosaria Saccogna, 60enne di Capurso, caduta il 5 luglio scorso all’interno della struttura sanitaria mentre accompagnava per un ricovero il marito. Ora sono entrambi accolti dal Policlinico, ma lei in condizioni precarie. Curata, sì, ma non assistita, finché “parcheggiata” lì, senza acqua né cibo, che lei riesce a recuperare dalle macchinette automatiche, nonostante i dolori per la frattura dell’omero del braccio destro e al ginocchio o da ciò che le fanno arrivare i parenti nonostante non possano entrare per le restrizioni dovute alle misure Covid. E senza la possibilità di cambiare i vestiti che indossava il primo giorno. A raccontarne la disavventura è il figlio, Giuseppe Tangorra, in un lungo post social.

“Sfortunatamente – scrive - attorno alle 12 del 5 luglio scorso e proprio all’interno del Policlinico, è caduta, accusando diversi dolori al braccio e in altre parti del corpo, rendendo così difficile ogni movimento dato anche il problema di mio padre. Mio padre, aiutato anche da un signore che si trovava lì vicino, ha chiamato per ben tre volte l’ambulanza. Dal momento della prima chiamata all’arrivo dell’ambulanza, nella stessa struttura, sono passati 45 minuti”.  Dopo il ritardo denunciato per l’intervento dell’ambulanza arrivano i disagi al pronto soccorso. “Lì – racconta ancora il figlio - ha dovuto attendere ancora tante, troppe ore per essere visitata e avere poi i risultati degli accertamenti fatti. Attorno alle 19, sette ore dalla caduta, siamo stati avvisati che aveva una frattura scomposta all’omero del braccio sinistro ma che sarebbe dovuta restare in pronto soccorso in attesa che si liberasse qualche posto in ortopedia, tutta piena, purtroppo. Questo però, senza mettere in fermo il braccio, cosa che ha cercato di fare da sola, e sappiamo tutti credo in caso di rottura quanto importante sia avere il braccio più fermo possibile. Tutto questo – denuncia ancora Tangorra -senza avere acqua né cibo né antidolorifici”.La disavventura prosegue poi all’interno del pronto soccorso.

“Il 6 luglio  – racconta ancora - le hanno finalmente fatto una flebo di antidolorifico, la prima delle tante, in aggiunta al tutore al braccio messo la sera prima. Ma nel frattempo erano passate più di 20 ore dalla caduta. Dopo aver chiesto più volte se si fosse liberato un posto, ci hanno risposto che in nessun ospedale della Puglia c’erano posti liberi e si pensava di trasferirla fuori regione. Abbiamo perciò anche chiesto se potesse essere operata comunque lì e poi sistemata in un altro reparto, cosa che comunemente si fa. Bene, a quanto pare al Policlinico di Bari questa cosa non è permessa. Ho chiamato direttamente in direzione sanitaria del policlinico di Bari, spiegando la situazione e sperando in qualche risposta, cosa che in realtà è avvenuta, ma con queste parole “e io cosa posso farle?”. A oltre 50 ore dall’accaduto, conferma a BariToday il figlio, la donna si trova ancora sulla poltrona della sala d’attesa del pronto soccorso speranzosa che la situazione si sblocchi, con attaccate le flebo di antidolorifici. E il marito ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare “per caso proprio di fronte alle finestre del pronto soccorso e con loro due che si affacciano per salutarsi”.

La replica del Policlinico 

Interpellata da BariToday, la direzione della struttura sanitaria confermano le difficoltà nel trovare posti nel reparto di ortopedia negli ospedali dell'area metropolitana di Bari e in quelle delle altre province a causa della fase di transizione dei reparti Covid degli ospedali. Allo stesso tempo il Policlinico fa sapere che nella mattinata di giovedì 8 luglio la signora Saccogna sarà ricoverata nella clinica di ortopedia dove nel frattempo si è liberato un posto letto. A ciò aggiunge che la paziente è assistita, grazie anche all'ingresso de figlio nella sala d'attesa del pronto soccorso, e che la poltronaletto utilizzata è quella più consona alle condizioni della donna perché le permette di muoversi più agevolmente.

*Ultimo aggiornamento ore 20.15

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