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Tra il San Paolo e Fesca c'è una via di cui non si conosce l'esatta proprietà: è strada rurale del torrente

Frequentata da chi viaggia tra i due quartieri di Bari non può essere oggetto di interventi perché negli archivi non catastali non risulta la titolarità: quanto sia privata e quanto pubblica comunale

C’è una via di Bari la cui proprietà non risulta annoverata negli uffici catastali. Non si comprende quale sia la porzione pubblica comunale e quale quella privata, per cui è necessaria una ricerca storica tra archivi e delibere per risalire alla sua realizzazione e a chi appartiene. È strada rurale del torrente, che collega i quartieri di San Girolamo Fesca e San Paolo. Il blog di informazione di quest’ultimo quartiere, Forza San Paolo, riporta una richiesta di verifica sulla titolarità della via rivolta agli uffici comunali lo scorso agosto, che hanno risposto come non sia annoverata negli elenchi ufficiali. Eppure una segnaletica verticale c’è con l’intestazione del nome della strada.

Sulla questione l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, spiega come la vicenda sia emersa a seguito del progetto per l’installazione dell’illuminazione nell’ambito del finanziamento di un milione di euro destinato al Municipio.

“Abbiamo dovuto fermarci proprio a causa dell’incerta titolarità della via che non risulta nella sua interezza nel patrimonio comunale, anche se di uso pubblico. Sono tante le persone che la utilizzano per spostarsi tra i due quartieri, molti lo fanno a piedi o in bicicletta, per questo avevamo pensato di poter cambiare la prospettiva di quella strada rendendola più sicura con l’illuminazione. Ma non ci è stato possibile. In futuro – spiega ancora – sarebbe necessario adeguare la larghezza dell’asse stradale, realizzare una pista ciclabile per chi la utilizza spesso per raggiungere ad esempio il nuovo lungomare di san Girolamo su due ruote, e allargare il marciapiede. Ma questo purtroppo è ancora tutto da calendarizzare, quello che potevamo fare fin da subito era installare l’illuminazione, ma alcune porzioni – aggiunge Galasso - non sembrano mai state volturate”.

Per questo motivo sarà necessario riesumare le carte storiche di quando fu realizzata e nel caso passare agli espropri. “È un lavoro lungo che va abbinato alla verifica di corrispondenza catasto per una strada che risulta nata almeno 50 anni fa, nella quale se dovessimo realizzare opere oggi paradossalmente un privato potrebbe farci causa. Non è l’unica situazione intricata che abbiamo ereditato - conclude - e dovuto affrontare in questi anni di amministrazione”.

(Foto Fb Forza San Paolo Bari)

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