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Tornano in piazza i ragazzi di FridaysForFuture, manifestazione anche a Bari: "Fermiamo la guerra dei combustibili fossili"

Il corteo in centro: "Investire sulla transizione ecologica subito, è tempo di agire e di reagire"

Torna in piazza, anche a Bari, il movimento 'Fridays For Future'. Il corteo green per il clima si è mosso questa mattina dal molo San Nicola, in centro a Bari.
Al centro della manifestazione, la 'connessione' tra le crisi che stanno attraverso il periodo attuale: "Una politica per le #rinnovabili è una politica per la pace - spiega il movimento -  In queste settimane stiamo assistendo a rincari record del gas e dei carburanti, con bollette salate che ancora una volta pesano sulle fasce più deboli della popolazione, se ci ritroviamo in questa situazione nel 2022 non è solo per i deliri bellicosi dei potenti, ma anche a causa di politiche energetiche folli, che da anni ci legano al fossile e alla dipendenza estera".

"Fermiamo la guerra dei combustibili fossili", si legge sullo striscione che apre il corteo con la bandiera dell'Ucraina. "La crisi climatica, quella sanitaria, ora il conflitto russo-ucraino e le conseguenze sociali ed economiche di queste, evidenziano la totale inefficienza di un sistema basato sull’accumulo di profitto da parte di pochi piuttosto che su un’azione politica lungimirante e che punti davvero ad una giustizia comune, in tutte le sue accezioni: climatica, sociale, economica, politica e culturale - ha spiegato in una nota il movimento - Non è un caso, infatti, che i nostri governi si siano mostrati impreparati verso tutte le situazioni emergenziali che l’umanità si è trovata ad affrontare negli ultimi anni. Come sappiamo, la risposta allo scoppio della pandemia è stata rappresentata da un piano pandemico obsoleto e da una sistema sanitario frammentato e spesso insufficiente. In modo simile la deflagrazione del conflitto armato, oltre a evidenziare la fallacia di molte scelte geopolitiche, ha mostrato tutte le contraddizioni di decenni di investimenti sul gas fossile con la conseguente creazione di un sistema energetico instabile perché troppo dipendente dalle importazioni".

"Vogliamo urlare - si legge sull'evento Fb che annuncia la manifestazione - la nostra insoddisfazione nei confronti della politica del "si vedrà" che non ha il coraggio di prendere decisioni a lungo termine e che si limita a mettere toppe alla bisogna. Un esempio concreto è sotto gli occhi di tutti: di fronte alla crisi energetica causata dal conflitto di Putin ai danni dell'Ucraina, la politica ha fatto una ennesima parziale marcia indietro sull'abbandono del fossile, in barba a CoP26, IPCC e buon senso. È ora di dire basta".

(Una precedente manifestazione di Fridays for Future a Bari)

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