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Scelgono la dad per la figlia ma cambiano idea: bimba di Bari non riammessa in classe, genitori scrivono al Ministero

"Sappiamo bene di non aver correttamente ottemperato alla richiesta di effettuare una scelta sulla didattica in presenza" affermano papà e mamma "ci aspettavamo però da parte della scuola un atteggiamento più umano"

I genitori di un'alunna di 7 anni della scuola Fraccacreta di Bari-Palese hanno scritto al ministero dell'Istruzione per far tornare la piccola alle lezioni in classe dopo che il 7 gennaio scorso, alla ripresa dopo le vacanze Natalizie, avevano scelto la didattica a distanza, confermate dalla Regione Puglia due giorni prima a seguito di un'ordinanza per limitare i contagi Covid. Lo riporta l'Ansa.

La piccola era l'unica, a differenza degli altri 22 compagni, ad aver preferito le lezioni a casa ma, dopo aver ricevuto rassicurazioni sullo svolgimento in modo corretto delle ore in classe, hanno cambiato idea ma la preside, seguendo anche quanto stabilito dall'ordinanza, cioè che la scelta fatta non si può cambiare, non avrebbe più ammesso la bimba in classe.

I genitori hanno quindi scritto al Ministero: "Sappiamo bene di non aver correttamente ottemperato alla richiesta di effettuare una scelta sulla didattica in presenza", scrivono  "ci aspettavamo però da parte della scuola un atteggiamento più umano e una maggiore sensibilità per evitare un atto discriminatorio nei confronti della bambina che sta vivendo un disagio e un periodo difficile", anche perché "vede tutti i suoi compagni presenti in aula".

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