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Scuola, caos supplenze: graduatorie annullate, in arrivo le nuove. Uil: "Colpa dell'algoritmo del Ministero"

L’Ufficio scolastico provinciale ha annullato con una circolare datata 3 settembre l’assegnazione delle cattedre a circa 4 mila 300 docenti. Il sindacato: "Torniamo all'assegnazione in presenza"

La soluzione dovrebbe arrivare entro mercoledì 8 settembre con la pubblicazione, si spera, definitiva delle graduatorie. Nelle province di Bari e Bat è caos supplenze annuali. L’Ufficio scolastico provinciale ha dovuto annullare in autotutela con una circolare datata 3 settembre l’assegnazione delle cattedre a circa 4 mila 300 docenti. In tanti avevano già preso servizio nelle segreterie delle scuole assegnate, ma tante erano anche le incongruenze. Dal non rispetto della volontà di accedere a una supplenza annuale a quello delle riserve di legge. Sono fioccati i reclami per un sistema di assegnazione fornito dal ministero dell’Istruzione e basato su un algoritmo, che non ha contato una serie di fattori. Il sistema non ha funzionato anche in altre province italiane, l’ufficio scolastico provinciale di Bari e Bat a differenza di altri ha deciso di fermare tutto e rifare le graduatorie. L’utilizzo del sistema è stato scelto dal ministero per evitare le tradizionali assegnazioni in presenza a causa delle misure antiCovid e per sperimentare uno strumento innovativo di assegnazione delle cattedre che, però, non ha funzionato.

“C’è da riconoscere – spiega Giovanni Verga, segretario regionale Uil scuola – che il personale dell’ufficio scolastico ha lavorato ininterrottamente per porre rimedio a errori dovuti all’informatica, che ha vanificato un lavoro lungo e impegnativo. L’Ufficio ha pubblicato lunedì 6 settembre le disponibilità dei posti alle scuole che inviano a loro volta le eventuali rettifiche. Mercoledì la pubblicazione definitiva”.

Sull’utilizzo del sistema informatico, Verga sottolinea ciò che non ha funzionato.  “Lo Stato lo ha attivato per fare prima ma abbiamo sperimentato che questi sistemi informatici danneggiano i diritti delle persone. Bari ha annullato tutto ma altri uffici no, e in altre province ora si rischia di finire in tribunale, per questo chiediamo che si torni alle convocazioni in presenza, magari nel palazzetto dello sport. In passato è andato tutto liscio, e magari a quest’ora avremmo terminato tutto, così si rischia di finire invece in un imbuto dal quale sarà  difficile uscire se non dovesse funzionare il sistema. Del resto - conclude - allo stadio si può andare, non vediamo perché le nomine in presenza non si possano fare”.

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