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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ipotesi chiusura Del Prete, esposto al ministro Bianchi e all'Ufficio scolastico regionale: "Si indaghi su perdita iscritti"

La denuncia è del comitato Genitori degli alunni e del coordinamento Salviamo la scuola: è accompagnata da un dossier, composto da documentazione e delibere che ricostruiscono la storia degli ultimi dieci anni dell'istituto

C’è un esposto sulla vicenda della scuola Carlo Del Prete. È firmato dal comitato Genitori degli alunni e dal coordinamento Salviamo la scuola Carlo Del Prete. Una denuncia dettagliata, accompagnata da un dossier, composto da documentazione e delibere che ricostruiscono la storia degli ultimi dieci anni della scuola primaria e dell’infanzia del rione Carrassi di Bari, ora a rischio chiusura. Un rapporto indirizzato al neo direttore dell’Ufficio scolastico regionale, al ministro dell’Istruzione, al Garante regionale dei minori, al direttore ufficio scolastico provinciale e, infine, al sindaco Antonio Decaro.

“Chiediamo un approfondimento – spiega Tonia Guerra, ex insegnante della scuola e attivista del Comitato -  attraverso una fitta documentazione, con allegati verbali e azioni dirigenziali e amministrative che hanno portato allo svuotamento della scuola in questi anni e al rischio chiusura. È un lavoro meticoloso, che cerca di ricostruire le responsabilità nelle scelte accusa del dirigente scolastico e del presidente del secondo municipio, che spinge affinché gli uffici dell’amministrazione siano spostati nella sede storica ella scuola nonostante ci sia un edificio ex novo a sua disposizione”.

La mobilitazione di famiglie e cittadini è nata col sorgere dell’ipotesi di chiusura della scuola primaria che perderebbe le ultime due classi in favore Edmondo De Amicis (rimarrebbe nella struttura solo la scuola dell’infanzia) e il trasferimento di uffici del Municipio II nell’edificio della Del Prete. Un’ipotesi rigettata dai comitati che puntano a lasciare il plesso scolastico a completa disposizione dei bambini e delle loro famiglie.

“Contestiamo al presidente del secondo municipio –spiega ancora Guerra – il rifiuto dell’utilizzo dell’edifico realizzato appositamente per gli uffici della circoscrizione e non ci soddisfano le risposte date finora dal Comune di Bari, comprese quelle ricevute durante ‘incontro a Palazzo di Città del mese scorso. Chiediamo per ciò all’ufficio scolastico regionale di far luce su ciò che noi sosteniamo sia accaduto in questi anni con lo spopolamento della scuola, in un momento storico poi, nel quale la carenza di spazi costringe paradossalmente il Comune a cercare risorse per il noleggio di strutture modulari da mettere a disposizione delle scuole”.Ora i promotori attendono i primi passi da parte dell’Ufficio scolastico regionale con l’apertura di un’inchiesta interna.

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