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Tamponi per accesso al lavoro, nelle farmacie situazione nelle norma. L'Ordine: "Atteso aumento da domani"

Il giorno precedente all'entrata in vigore della norma che impone il certificato verde sui luoghi di lavoro non si registrano situazioni di disagio a Bari, alcuni applicano uno sconto sul test

Nessuna corsa al tampone per il Covid. Nella giornata di giovedì 14 ottobre le farmacie di Bari non registrano particolari affluenze di persone in vista dell’obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro che scatta da venerdì 15. Le percentuali dei vaccinati sono alte e la possibilità di effettuare i test antiCovid in quasi tutte le farmacie e laboratori di analisi ha evitato disagi. Lo confermano dalla farmacia Calò di via Garruba, ad esempio, da dove raccontano di un “normale andamento, costante e simile a quello dei giorni scorsi”. Un’impressione confermata anche dalla farmacia Martina di via Crisanzio e Cavallo, tra le prime ad aver attivato il servizio in città. Quest’ultima propone per i clienti più assidui tessere con pacchetti di dieci tamponi a prezzo ridotto.

“Ma dai 15 euro, prezzo massimo possibile stabilito per legge – spiegano -, il singolo tampone non può scendere sotto i 13 euro 50, con un piccolo sconto sul prezzo totale. Abbiamo un margine inferiore ai quattro euro, del resto, non si può andare oltre”. Eppure c’è chi propone pacchetti con tamponi da 10 euro. Tanto che sull’argomento anche l’ordine è intervenuto per limitare la concorrenza al ribasso tra i colleghi. Anche perché di mezzo c’è la piccola battaglia della categoria contro l’imposizione del prezzo del tampone a 10 euro. 

“Il prezzo è già calmierato a 15 euro – raccontano dalla farmacia Calò – con un prezzo massimo imposto dallo Stato. Se dovessimo far pagare di più incorreremmo in delle multe. Eppure il prezzo calmierato riguarda solo noi farmacisti non altre strutture, dove lo stesso antigienico costa anche 25 euro e il molecolare 60. Scendere ulteriormente di prezzo rappresenta una concorrenza verso il basso che danneggia la categoria”. Lo stesso ordine poi torna sul possibile aumento di richieste e prenotazioni a partire da venerdì 15 ottobre per voce del proprio presidente Luigi D'Amborsio Lettieri con una dichiarazione rilasciata all'Ansa. "Le agende sono piene ma gestibili - spiega -  Indubbiamente la previsione è di un sensibile aumento da domani, ma speriamo di non trovarci davanti ad un assalto. Siamo impegnati a governare una fase che può essere delicata, cercando di scongiurare criticità". "Quello che è importante ribadire - aggiunge D'Ambrosio Lettieri - è che in farmacia i cittadini non trovano solo la risposta del tampone, ma trovano la risposta di un professionista chiamato a svolgere anche un'attività persuasiva sulla vaccinazione, che resta la strada maestra"

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