Tra bidoni rotti e inciviltà: la Bari sporca che non fa bene a nessuno. E chiama in causa tutti
Da Libertà a San Pasquale fino a Carrassi e altri quartieri: una passeggiata nella sporcizia di una città affollata di turisti e con residenti da una parte incivili e dall'altra stufi di convivere con lerciume e rifiuti
Passeggiando sotto il sole tra bidoni rotti, strade sporche e cassonetti già pieni anche in orari in cui non si dovrebbe conferire. Un giretto per le strade di una Bari estiva, piena di turisti e non troppo svuotata da residenti in vacanza, diventa l'occasione per verificare quanto la città sia pulita. Il risultato è quello di scoprire tanta inciviltà e molti aspetti da migliorare nella gestione dei rifiuti e della nettezza, per rendere il capoluogo pugliese molto meglio di come è oggi.E non è un caso che in questi giorni siano state molte le segnalazioni giunte in redazione, da Picone a Madonnella, passando per Libertà, San Pasquale, Murattiano e altri quartieri, da parte di cittadini che chiedono interventi al più presto.
Il primo elemento che emerge in modo chiaro è lo stato dei bidoni, in particolare di quelli della differenziata: spesso sono rotti o con pezzi mancanti. La situazione appare certamente più complicata spostandosi dal centro cittadino. Tra Carrassi, San Pasquale e Picone non mancano cassonetti che necessiterebbero di essere sostituiti al più presto: tra i casi più strani spicca una campana del vetro in largo Ciaia, avvolto in un grande nastro nero.
Anche alcuni bidoni nuovi non appaiono in condizioni smaglianti (come nel quartiere Picone), affiancati anche da pezzi di mobili e divani gettati in modo indiscriminato sulla strada. La questione sarebbe risolvibile in modo radicale attivando il tanto atteso porta a porta. I risultati di Santo Spirito, Palese, Catino e altre zone dove è stato introdotto sono evidenti ma resta il problema di applicarlo in quartieri centrali e con una densità di popolazione molto elevata, unita alla mancanza di spazi. Prima o poi, però, sarà necessario eliminare la raccolta tradizionale perché troppi bidoni per strada peggiorano in modo inequivocabile lo stato di pulizia dei marciapiedi e non solo.
Un elemento urbano decisamente negativo (nonostante gli sforzi dell'Amiu per introdurre cassonetti meno appariscenti) che, specialmente nelle zone più centrali, come corso Vittorio Emanuele, è impossibile non notare: davvero insostenibili le schiere di 8-9 bidoni in bella mostra davanti al passeggio quotidiano. In questo caso è davvero disarmante (e inutile) fare paragoni con realtà europee ma anche con centri della nostra area metropolitana dove il porta a porta ha migliorato il decoro urbano.
Non è, però, solo questione di gestione dei rifiuti. A poche centinaia di metri di distanza, nel Borgo Antico, alle 12 i cassonetti sono già pieni. Contenitori insufficienti o inciviltà? Probabilmente entrambe le cose ma il problema resta sempre alla radice,
Chissà che con il porta a porta si possa evitare anche il 'lerciume' che compare in zone frequentatissime come largo Adua e corso Vittorio Emanuele. Un biglietto da visita poco edificante ma anche una quotidianità insostenibile per i cittadini. L'Amiu, in questi giorni, ha avviato un programma di lavaggio straordinario per le strade ma i cittadini si lamentano che l'elenco comprenda solo le strade principali. Troppo poco per una Bari realmente pulita? Forse, soprattutto se tutto ciò non è accompagnato da un po' di civiltà in più da parte di chi ci abita.