Le prime due settimane di bikesharing a Bari: già oltre 2mila noleggi e mille abbonamenti "nonostante i giorni di freddo"
I numeri sono stati forniti dall'assessore cittadino alla Mobilità, Galasso: "Soddisfatti". Dalle opposizioni, però, la richiesta di aumentare stalli e migliorare la sicurezza delle 'stazioni' sui marciapiedi, ritenute in alcuni casi pericolose
Più di 5mila (per l'esattezza 5.360) utenti registrati con 2.038 noleggi totali e 1.035 abbonamenti acquistati di cui circa 200 annuali: sono i numeri, dopo due settimane dall'avvio, del servizio di bikesharing nella città di Bari, ovvero la possibilità di muoversi per la città utilizzando biciclette (elettriche e tradizionali) messe a disposizione dall'azienda Vaimoo, specializzata nel settore e con esperienze analoghe nelle principali città europee, da Stoccolma a Copenaghen fino a Berlino.
Dalla prima bici noleggiata lo scorso 29 gennaio sono infatti passati 25 giorni e i numeri sembrano soddisfare Palazzo di Città. Il servizio prevede, nella prima fase, 200 biciclette con 50 stazioni realizzate nei quartieri centrali e in altre aree non troppo periferiche del capoluogo pugliese. A regime vi saranno 730 mezzi con 120 aree stallo dislocate su tutto il territorio cittadino.
Malgrado un unico episodio di vandalismo, con qualche 'burlone' che ha gettato una bici in un bidone di via De Nicolò nell'Umbertino, non vi sono state segnalazioni di danneggiamenti o di altri atti di inciviltà. A tracciare il punto del servizio, questa mattina, l'assessore cittadino alla Mobilità, Giuseppe Galasso, assieme al dirigente della Ripartizione Lavori Pubblici del Comune, Claudio Laricchia, intervenuti in Commissione consiliare Trasparenza.
I primi dati del servizio di bikesharing Vaimoo a Bari
I numeri del servizio vedono complessivamente 5.690 km percorsi dagli utenti. Tra gli oltre mille abbonamenti acquistati ben 653 riguardano il bikepass giornalieri, 187 quello annuale, 99 quello mensile e 86 il 'ticket' settimanale: "Sono cifre strabilianti - commenta l'assessore Galasso - considerando che l'attivazione del servizio è avvenuta proprio in queste settimane di grande freddo. I dati denotano come la città sia pronta per la mobilità ciclistica oltre che per la condivisione dei mezzi. A fronte di uno screanzato che butta una bici dentro a un cassonetto vi sono mille persone che fanno un abbonamento ed è un merito per la città".
Nel corso della riunione, in ogni caso, l'opposizione (attraverso il presidente della Commissione Antonio Ciaula di Fdi) ha sollevato alcune questioni per migliorare il servizio. Una di queste riguarda la presenza attuale degli stalli solo in zone più centrali, lasciando scoperte le periferie: "Siamo - ha rimarcato Galasso - ovviamente in una fase iniziale e prevederemo altri passaggi. Le zone al momento scoperte sono, ad esempio, quelle al di là sella Tangenziale come Carbonara, Ceglie e Loseto ma anche il San Paolo. Già ora vi sono delle stazioni a San Girolamo. Arriveremo anche altrove, quando vi saranno più bici". E a proposito degli stalli, Galasso spiega la scelta di utilizzare anche i marciapiedi, ritenuti però dal centrodestra "pericolosi" in alcune particolari zone della città: "Li abbiamo realizzati dove c'è spazio, proprio per evitare di perdere posti auto. Per fortuna questa eventualità si è verificata in poche zone creando non troppi disagi agli automobilisti". Per il Comune, dunque, un servizio che funziona e che in futuro si prevede possa essere ulteriormente implementato. Una 'gamba' della strategia di noleggi e mobilità sostenibile per Bari attraverso anche i monopattini, le minicar e anche gli scooter (ma anche l'abbonamento bus annuale a 20 euro con Amtab) per invogliare quanto più i baresi a lasciare a casa la propria auto e a prendere altri mezzi, con un deciso impatto sull'ambiente.