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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tornano i buoni spesa del Comune di Bari per aiutare le famiglie in difficoltà: a disposizione 2,4 milioni di euro

Hanno diritto a richiedere i buoni spesa gli utenti con reddito ISEE pari o inferiore a 3mila euro nel cui nucleo familiare non vi siano beneficiari di altre forme di sostegno pubblico al reddito

L'amministrazione comunale di Bari ha riattivato la piattaforma informatica per la distribuzione di buoni spesa a quanti si trovano in condizioni di particolare difficoltà. Il sistema, che entrerà in funzione domani, mercoledì 9 dicembre, alle ore 12, consentirà di accedere ai buoni spesa attraverso la compilazione di un form online sul sito istituzionale del Comune di Bari.

I fondi nella disponibilità dell’amministrazione comunale ammontano a 2 milioni 430mila euro (2 milioni di trasferimenti statali e 430mila euro rivenienti dal ribasso d’asta in sede di gara per l’individuazione del fornitore), che saranno distribuiti in buoni spesa cartacei da 10 euro l’uno. Ogni persona potrà ricevere buoni spesa da 100 euro: nel caso di nuclei familiari composti da 4 o più persone i buoni spesa non potranno superare il valore complessivo di 400 euro.

Alla misura potranno accedere i cittadini residenti nel Comune di Bari che dovranno riempire i campi precompilati dell’autocertificazione online attestante alcune informazioni socio-economiche, su cui successivamente il Comune si riserva di effettuare controlli a campione. Hanno diritto a richiedere i buoni spesa gli utenti con reddito ISEE pari o inferiore a 3mila euro nel cui nucleo familiare non vi siano beneficiari di altre forme di sostegno pubblico al reddito. Quanti, pur avendo un reddito ISEE pari o inferiore a 3mila euro beneficiano di altri contributi pubblici, potranno richiedere i buoni spesa sulla base dell’attestazione dello stato di necessità da parte dei Servizi sociali; in questo caso saranno tenuti in considerazione l’entità del contributo percepito, il carico familiare (presenza di minori e disabili) e altri indicatori di disagio sociale dichiarati. Per ogni nucleo familiare la domanda potrà essere presentata da un solo componente. Gli utenti con ISEE superiore a 3mila euro, invece, potranno accedere alla misura solo se certificano di avere subito gravi conseguenze economiche a causa dell'emergenza sanitaria (es: licenziamento, sospensione attività con partita IVA, ecc) e di non avere depositi bancari superiori a 6mila euro.

Una volta accolta la richiesta, i nominativi verranno trasmessi, in base alla residenza dichiarata, ai Centri servizi per le famiglie dislocati nei diversi quartieri, che provvederanno a contattare i cittadini per il ritiro dei buoni spesa presso le sedi che verranno indicate. In fase di consegna dei buoni sarà realizzato un colloquio per rilevare eventuali bisogni e necessità ulteriori al fine di avviare azioni di sostegno supplementari alla misura economica. I beneficiari potranno ritirare i buoni spesa previo appuntamento e soltanto dopo aver sottoscritto la stampa dell’autocertificazione con i requisiti inseriti nella domanda ed esibito copia di un documento d’identità.

“Attraverso il sistema dei buoni spesa e delle donazioni che, anche in queste ore, stanno arrivando copiose da parte di tante imprese del territorio che ringrazio, cercheremo di arrivare in tutte le case delle persone e delle famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà - commenta il sindaco Decaro -. Con tutti i consiglieri comunali, i presidenti dei Municipi e le forze politiche cittadine abbiamo condiviso l'impegno di queste settimane per riavviare la macchina amministrativa che ci permettere di dare una risposta tempestiva ai bisogni dei cittadini.

“Continua il nostro impegno finalizzato a portare avanti azioni di sostegno sociale, psicologico ed educativo, che si affiancano alle misure di tipo economico – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Così come accaduto con il bando Famiglie in ripartenza pubblicato al termine del lockdown per supportare i nuclei più vulnerabili e colpiti dalla pandemia, anche questo intervento verrà accompagnato da una presa in carico da parte dei servizi sociali dopo un colloquio preliminare volto a raccogliere i bisogni delle famiglie. Il nostro obiettivo adesso è quello di tarare e rimodulare servizi e progettualità anche in relazione al cambiamento sociale in atto”.

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