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'Cannonieri per la pace', un goal per Tripoli devastata: a Japigia il torneo multiculturale contro le guerre

La manifestazione, organizzata dall'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, ha visto il sostegno di Università di Bari, Ciheam Bari e Croce Rossa

Un pallone per dire no alla guerra: si conclusa ieri la seconda edizione del torneo di calcio a 5 'Cannonieri per la pace', sui campi dell'Olimpic Center di Bari. La manifestazione, quest'anno intitolata 'Un goal per Tripoli', ha l'obiettivo di promuovere una cultura di pace, mettendo in gara atleti e giovani di numerosi Paesi del Mediterraneo e non solo. Il minitorneo, organizzato dall'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, ha visto il sostegno di Università di Bari, Ciheam Bari e Croce Rossa. 

All'appuntamento hanno preso parte ragazzi provenienti da diverse nazioni tra cui Algeria, Brasile, Egitto ,Italia, Kosovo, Libano, Marocco, Palestina, Serbia, Spagna, Tunisia e Turchia. A imporsi è stata la compagine della 'Siria' davanti a 'Mediterraneo Senior', 'Yemen' e 'Libia'. Lo sport per gettare lo sguardo sulla difficile situazione di Tripoli, città devastata dalla guerra. Un torneo collegato alla campagna 'Stop alle bombe sui civili', inserita nell'iniziativa internazionale 'Stop bombing towns and cities' contro l'impiego delle armi esplosive nelle guerre in contesti urbani: "Lo sport - spiegano gli organizzatori dell'evento - unisce nelle vittorie e nelle sconfitte e, se orientato a unirsi contro le guerre, le mine, gli ordigni inesplosi, diviene un importante messaggio di pace".

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