Mascherine, colori e canti di Carnevale: a Japigia e Torre a Mare il flash mob di 700 bambini delle scuole baresi
L'iniziativa è stata organizzata dall'Istituto Comprensivo Japigia 2 - Montalcini con le scuole Rodari, Mameli, Lombardo-Radice, Padre Pio, Lascito Ranieri, Aquaro e Ardito, in collaborazione con il Municipio I
Settecento bambini delle scuole primarie di Bari hanno colorato, questa mattina, l'arena Giardino di Japigia e la piazzetta del Porto di Torre a Mare per due flash mob in maschera, celebrando il Carnevale. L'iniziativa è stata organizzata dall'Istituto Comprensivo Japigia 2 - Montalcini con le scuole Rodari, Mameli, Lombardo-Radice, Padre Pio, Lascito Ranieri, Aquaro e Ardito, in collaborazione con il Municipio I.
I piccoli, tra maschere più tradizionali e altre decisamente creative, hanno trascorso una mattinata all'aria aperta tra musica e canti. Un'idea per far rivivere due aree della città destinandole ai più piccoli: "E' stata un'occasione - spiega Antonella Natale, insegnante della Rodari - per aggregare famiglie, scuola, comunità e territorio, facendo conoscere anche un luogo come l'arena Giardino non sempre frequentato dai più piccoli. Qui recentemente ha anche aperto una biblioteca.
Per la dirigente scolastica Serena Varrese "questo flash mob rappresenta un progetto iniziato alcuni mesi fa nelle aule scolastiche. I ragazzi, con la collaborazione dei loro docenti, hanno organizzato e messo in pratica, così come vuole la tradizione, una vera sfilata di maschere di Carnevale. Il tema di questo progetto sono le fiabe, antiche e moderne, che hanno caratterizzato la nostra infanzia. La fiaba utilizzato come strumento di apprendimento, di confronto e di sviluppo della creatività dei nostri ragazzi”. All'iniziativa ha preso parte anche il presidente del Municipio I, Lorenzo Leonetti: "Il Carnevale rappresenta da sempre una celebrazione tanto attesa dai bambini, che con trepidazione aspettano il momento in cui indossare la maschera del super eroe preferito o del personaggio tanto amato, dando vita alla 'personificazione' del proprio ideale”.