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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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La Casa delle Donne del Mediterraneo pronta ad accogliere le rifugiate afghane: "Nostro spazio a disposizione"

In una lettera inviata al sindaco e agli assessori al Welfare e al Patrimonio, la presidente Annamaria Ferretti rende nota la volontà di aprire i locali di piazza Balenzano per ospitare "donne, ragazze, bambini e bambine"

La Casa delle Donne del Mediterraneo di Bari pronta ad aprire le porte a donne e ragazze in fuga dall'Afghanistan. In una lettera inviata oggi al sindaco e agli assessori al Patrimonio, Vito Lacoppola, e al Welfare, Francesca Bottalico, la presidente Annamaria Ferretti ha annunciato la disponibilità a utilizzare gli spazi dell'associazione all'interno del mercato coperto di piazza Balenzano per l'accoglienza.

"Mentre in queste ore cresce la disperazione a Kabul dove le evacuazioni diventano sempre più difficili - ricorda l'associazione in una nota - dai taleban arriva la prima fatwa: non sarà più permesso alle ragazze frequentare classi miste nelle Università di Herat perché “questo sistema è la radice di tutti i mali della società”. Un primo atto ufficiale che lascia intendere in maniera esplicita come le donne afghane siano i soggetti a maggiore rischio di ritorsione da parte dei taleban". In una tale situazione, "La Casa delle Donne del Mediterraneo di Bari sente fortemente la responsabilità di “non abbandonare le donne e le ragazze afghane”", sottolinea la nota. 

"In questo momento così difficile, a sei giorni dalla presa dei taleban – dichiara la presidente Annamaria Ferretti - devono essere intraprese azioni mirate anche per proteggere le afghane maggiormente esposte: le attiviste per i diritti femminili, le giornaliste, le educatrici, le rappresentanti della società civile, quelle che difendono i diritti umani. E noi a Bari, nel rispetto di una storia che non vogliamo tradire, siamo pronte ad accoglierle".

Di seguito il testo della lettere inviata: 

“Ogni vita salvata dalla violenza è una vittoria per qualsiasi democrazia degna di questo nome”, così si conclude il documento che anche la Casa delle Donne del Mediterraneo ha firmato - rivolgendosi al Governo Italiano, alla Commissione Europea ed al Parlamento Europeo -  insieme ad altre decine di associazioni di donne e del terzo settore italiane.

Un appello che non ha solo un valore politico ed etico ma anche estremamente pratico poiché impegna le firmatarie a contribuire all’ospitalità di chi è costretto a fuggire “trovando per esse/i alloggi e ristori integrativi rispetto a quelli già inseriti nel sistema di accoglienza, nonché percorsi formativi e lavorativi che consentano loro una libertà e una sicurezza di lunga durata; e per contribuire a creare le condizioni per aiutare e salvare le donne in Afghanistan”.

E allora eccoci. Pronte ad agire.

Con la presente comunichiamo al Comune di Bari nella persona del Sindaco Antonio Decaro, all’Assessora al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico e all’Assessore al Patrimonio Vito Lacoppola,  che le porte della nostra Casa delle Donne del Mediterraneo d’ora innanzi sono aperte anche come spazio di accoglienza temporaneo per le donne, le ragazze, le bambine e ai bambini afghan*.

Siamo a disposizione da subito per lavorare insieme al fine di attrezzare ogni spazio della struttura gestita dalla nostra ETS come alloggio. Allo stesso tempo desideriamo adottare come figlie e sorelle chi abiterà la nostra Casa per costruire un presente dignitoso e rispettoso. 

Lo faremo grazie al supporto delle associazioni e dei soci che sono la nostra forza, ma anche grazie alla sensibilità di cittadine e cittadine che ci hanno seguito anche in altre iniziative di solidarietà. E siamo sicure anche con il vostro indispensabile aiuto.

Sappiamo di non essere sole in una città che come trent’anni fa non può far finta di niente".

 
 

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