Cambiare la casa popolare per far fronte alle esigenze familiari: dal Comune di Bari sì al bando 'mobilità'
Si tratta del primo bando pubblico di mobilità degli alloggi per la città di Bari che punterà da un lato ad istituzionalizzare la pratica del cosiddetto “scambio consensuale”.
Cambiare alloggio popolare per chi ha bisogno di un'abitazione più grande, più piccola o semplicemente adatta alle condizioni di salute di uno dei componenti della famiglia assegnataria: è quanto prevede la nuova disposizione sulla mobilità delle case Erp approvata ieri in Consiglio comunale a Bari.
Il cambio, spiega Palazzo di Città, "si pone come esigenza fortemente avvertita da parte di quei nuclei che, in considerazione del mutamento delle proprie condizioni (dovuto a sovraffollamento o sottoutilizzo dell’alloggio, peggioramento delle condizioni di salute di componenti della famiglia, circostanze esterne o altre esigenze), necessitano di avvalersi dell’istituto della mobilità".
Prossimamente sarà puibblicato un bando di concorso ad hoc che da un lato stabilisca i requisiti per l’accesso a tale istituto, dall’altro individui gli alloggi da mettere a disposizione per tale finalità. Ad oggi, infatti, la mobilità negli alloggi di edilizia residenziale pubblica è consentita solo nella forma del cosiddetto “scambio consensuale”, salvo motivate ed eccezionali ipotesi da valutarsi caso per caso.
“Con la pubblicazione del bando vogliamo eliminare qualsiasi forma di discrezionalità in una pratica che attiene ad un diritto dei cittadini legittimi assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica - spiega l’assessore Vito Lacoppola -. Si tratta del primo bando pubblico di mobilità degli alloggi per la città di Bari che punterà da un lato ad istituzionalizzare la pratica del cosiddetto 'scambio consensuale', ponendo dei criteri fissi per cui è possibile accedervi a fronte di esigenze reali, dall’altro a razionalizzare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica cittadino riorganizzandolo in base alle reali esigenze dei cittadini. Il bando avrà cadenza annuale perché la cosa che più ci preme è poter intervenire in maniera costante per facilitare la mobilità degli alloggi in favore di nuove situazioni di difficoltà o per migliorare le condizioni di vita di alcuni nuclei assegnatari che devono far fronte a modifiche del proprio assetto originario. Crediamo che questa sia un’ulteriore scelta di trasparenza e concretezza che stiamo mettendo in campo per le pratiche di gestione e assegnazione del patrimonio residenziale pubblico. Un particolare ringraziamento va alle organizzazioni sindacali degli inquilini, il cui supporto è stato fondamentale per la redazione del programma e lo sarà ancora di più nell’elaborazione del bando” conclude Lacoppola.