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Casi Covid in costante calo a Bari e provincia, scende il tasso di incidenza: "Più che dimezzato rispetto al picco di inizio gennaio"

I dati dell'ultimo monitoraggio Asl relativo alla settimana 31 gennaio - 6 febbraio: si consolida la discesa dei contagi. A Bari città le nuove positività riscontrate sono state 2690, oltre mille in meno rispetto ai sette giorni precedenti

I dati dell'ultimo report Asl, relativo alla settimana 31 gennaio - 6 febbraio: si consolida la discesa dei contagi. A Bari città le nuove positività riscontrate sono state 2690, oltre mille in meno rispetto ai sette giorni precedenti

Si conferma in costante discesa il calo dei contagi Covid a Bari e provincia. L'ultimo monitoraggio Asl, relativo alla settimana tra il 31 gennaio e il 6 febbraio, registra un tasso d’incidenza di 978,3 casi per 100mila abitanti, in calo del 20,5% rispetto alla settimana precedente. Un valore che risulta inoltre più che dimezzato (-54,6%) - evidenzia la Asl Bari - rispetto alla rilevazione d’inizio gennaio, quando si era toccato il picco di 2.157,4 casi per 100mila abitanti.

Complessivamente, nel territorio provinciale di Bari, nella settimana tra il 31 gennaio e il 6 febbraio sono stati rilevati 12.035 casi, con un tasso per 100mila abitanti pari a 978,3. Nei sette giorni precedenti (24-30 gennaio), i casi erano stati 15149, per un tasso per 1231,4.

Per quanto riguarda nello specifico Bari città, le positività registrate nella settimana 31 gennaio - 6 febbraio sono state 2.690, con un tasso di incidenza di 853,2. Nel periodo precedente, i contagi rilevati erano stati complessivamente 3.759, con un tasso di  1.192,3.

Il punto sulla campagna vaccinale

La campagna anti-Covid dell'Als Bari nell’ultima settimana ha erogato oltre 38mila vaccini, "un numero ancora rilevante - evidenzia la Asl - se si tiene conto che attualmente la parte più importante riguarda i richiami “booster” e il completamento della copertura della fascia pediatrica", oltre ad una quota residuale ma significativa di prime dosi tra gli over 12: 16.515 da inizio gennaio, di cui 6.518 nel target dell’obbligo vaccinale (over 50). Vicina la soglia dei 3 milioni di vaccini: attualmente il volume delle erogazioni si attesta a 2 milioni e 949.445, suddivisi tra 1 milione 117.442 prime dosi, 1 milione e 61.185 seconde e 770.818 “booster”.

Sul versante dei richiami, l’87% degli over 12, che hanno completato il ciclo primario quattro mesi fa, ha ricevuto anche la terza dose. Livelli elevati sono stati raggiunti in particolare tra gli ultraottantenni (97%), i 70-79enni (95%), 60-69enni (95%) e 50-59enni (92%). Numeri in crescita costante si registrano anche tra le generazioni più giovani. L’87% del gruppo 40-49 anni è protetto con terza dose, così come l’81% dei 30-39enni, il 77% dei 20-29enni e il 60% dei 12-19enni. Cresce ulteriormente, infine, l’adesione delle bambine e dei bambini tra 5 e 11 anni: il 55% ha fatto la prima dose, il 41% ha portato a termine la schedula vaccinale. Circa 20 punti in più dei dati nazionali, attestati rispettivamente al 35,4% con prima dose e al 22,1% con doppia dose.

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