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Clima impazzito ed effetti sempre più devastanti: negli ultimi 12 anni a Bari 42 "eventi estremi"

E' quanto emerge dalla ricerca realizzata dell’Osservatorio CittàClima 2022 e da Legambiente

Ben 42 eventi estremi in 12 anni, dal 2010 al 2022, hanno colpito la città di Bari causando numerosi danni a strutture e zone del capoluogo pugliese: è quanto emerge dalla ricerca “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol.

In Puglia, secondo il report, sono stati ben 112 gli eventi estremi rilevati dal 2010 al 2022. 42 solo a Bari con 20 allagamenti da piogge intense, 3 danni alle infrastrutture causati da piogge intense, 17 danni causati da trombe d’aria o da raffiche di vento, 1 danno da grandinate e 1 mareggiata. Japigia e Carbonara sono tra quartieri colpiti ripetutamente dagli allagamenti delle strade e dal forte vento. Da ricordare, tra i più importanti eventi, il 10 gennaio 2022, l’allagamento per le piogge intense dell’area della Fiera del Levante e Via La Rotella, con la chiusura di un sottopassaggio.

Da segnalare anche  tracimazione della fogna di via Prospero Petroni il 14 febbraio 2020, a causa delle forti piogge, l’allagamento delle strade di Carbonara, il 7 settembre 2019, e l’11 luglio la tromba d’aria che ha colpito Torre a Mare, rovesciando diverse barche e danneggiando anche i dehors di alcuni bar e ristoranti nella piazzetta del porto. Il 24 aprile sempre del 2019, poi, un autista di un camion è rimasto gravemente ferito per la caduta di un albero, tra Carbonara e Loseto, provocata dal forte vento. Il 5 ottobre 2018, inoltre, ancora un forte temporale ha mandato in tilt la città, con strade, piste ciclabili e sottopassi allagati, e una situazione difficile anche sulla tangenziale con forti rallentamenti al traffico a causa della scarsa visibilità. Il capoluogo pugliese ha inoltre fatto registrare un aumento del 60% delle mortalità per le temperature estreme con un incremento di temperatura, dal 1960, di 2,15°C

“Anche le Regioni e i Comuni sono chiamati a dare risposte concrete e reali di contrasto ai cambiamenti climatici. – ha sottolineato Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia - E’ fondamentale che anche a livello regionale siano promossi i Piani di adattamento climatico in sinergia con la Protezione Civile. Al centro di ogni azione e piano ci deve essere una serie ed intensa azione di prevenzione, formazione e informazione sia del pubblico che del privato. Strategie chiare consentono non solo di risparmiare risorse economiche, ma oggi più che mai vite umane. In tutto questo sono fondamentali anche leggi regionali di contrasto al consumo di suolo perché l’edilizia selvaggia e incontrollata è al centro dei fenomeni di alluvioni e allagamenti che colpiscono le nostre città”.

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