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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Un parcheggio interrato e un anfiteatro immerso nel verde: il Comune approva il progetto della 'Piazza d'Arti' nell'ex caserma Rossani

L'opera vale oltre 32 milioni: 7 milioni saranno destinati alla riqualificazione degli zone esterne, altri 25 milioni e 600mila euro serviranno per la realizzazione della spazi dedicati alla sosta dei veicoli. L'assessore Galasso: "Progetto da implementare secondo i dettami del Pnrr"

La costruzione del parcheggio interrato permetterà di utilizzare sli spazi esterni dell'ex caserma per la realizzazione di una nuova piazza dotata di un anfiteatro. Nei giorni scorsi la Giunta comunale di Bari ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica inerente i lavori di realizzazione della nuova 'Piazza d’Arti', con l’annessa riqualificazione delle aree esterne della ex caserma Rossani, e la realizzazione del parcheggio interrato, redatto dal raggruppamento temporaneo di progettisti formato da Isolarchitetti srl (capogruppo), Icis srl, Mcm ingegneria srl, Studio tecnico Carbonara ingegneri associati, Artuso architetti associati, ingegner Angela Martino, Geoatlas srl (mandanti), già individuati per la progettazione del polo 'Polo didattico delle arti'.

L’intervento, candidato a fondi Pnrr, ha ricevuto un finanziamento pari a 18 milioni e 800mila euro. Il progetto, aggiornato ai nuovi prezzi, vale oltre 32 milioni e 631mila euro, di cui circa 7 milioni saranno destinati alla riqualificazione della ex Piazza d’Armi mentre i restanti 25 milioni e 600mila euro all’esecuzione del parcheggio interrato previsto in sostituzione dell’attuale parcheggio a raso, che rientra invece nell’area interessata dai lavori di riqualificazione degli spazi esterni.

Il parcheggio interrato sorgerà nell’area della ex Rossani più prossima a corso Benedetto Croce, del tutto priva di alberature: la previsione è quella di cantierizzarlo con un primo stralcio funzionale nella misura economica di 18 milioni 800mila euro finanziati con il Pnrr, rinviando ad un successivo secondo stralcio funzionale di 6 milioni 800mila euro tutte le sistemazioni superficiali in modo tale da tenere in esercizio il parcheggio di superficie fino al termine dei lavori per quello interrato.

Il progetto relativo agli spazi esterni riguarda invece la realizzazione della nuova Piazza d’Arti, dotata di un anfiteatro verde che si compone di una cavea centrale circondata da una gradinata, ottenuta attraverso una rimodulazione del terreno e dotata di quattro percorsi di accesso, e costituirà il terzo stralcio funzionale che completerà le sistemazione di tutte le aree esterne contigue agli edifici della nuova Accademia delle belle Arti. La sistemazione a verde complessiva riguarderà tutta l’area esterna della ex Caserma Rossani, come pure la copertura dell’area parcheggio.

Lo spazio per la sosta dei veicoli, che avrà una capienza di posti auto identica all’attuale area in uso nell’ex Piazza d’Armi, sarà realizzato su due piani e sarà caratterizzato da posti auto di 5x2,5 metri, collocati in file parallele con andamento nord‐sud, serviti da corsie di 6 metri di larghezza a senso unico (di cui 3 metri per la circolazione veicolare e due fasce da 1,5 metri ciascuna per il camminamento dei pedoni). Saranno salvaguardati posti auto per persone con disabilità e stalli per veicoli di grandi dimensioni, oltre a posti moto, bici e posti con colonnine per la ricarica elettrica.

Il progetto di riqualificazione delle aree esterne della ex Caserma trova invece il proprio perno nella riqualificazione dell’originale Piazza d’Armi centrale, che in un’ideale rinascita, diviene una 'Piazza d’Arti', un giardino che collega il parco da poco realizzato con l’area a sud del quartiere ma che, soprattutto, costituirà una sorta di estensione all’aperto dell’Accademia e più in generale del nuovo Polo culturale. Il disegno del nuovo giardino è molto semplice, originato da una grande cavea centrale utilizzabile per spettacoli e manifestazioni che, nella sua forma ellittica, evoca altre grandi geometrie che appartengono in qualche modo al paesaggio pugliese.

La duna che circoscrive e dona forma alla cavea centrale, oltre ad ospitare un giardino piantumato con essenze autoctone, consentirà di raccordare i diversi livelli del piano inclinato della piazza e di ottenere così un modesto invaso che, pur senza occultare la vista degli edifici circostanti, definirà un luogo preciso, una sorta di stanza a cielo aperto che potrà essere al tempo stesso spazio libero di aggregazione e luogo per spettacoli e manifestazioni programmate.

Il giardino avrà anche la funzione di accogliere e integrare nel disegno del verde la presenza degli elementi superficiali appartenenti ai volumi interrati delle isole impiantistiche dell’Accademia di Belle Arti. Il disegno delle superfici verdi, dei relativi manufatti e delle parti pavimentate è stato così pensato per interfacciarsi con i grigliati e le cordolature delle isole tecnologiche.

La sistemazione superficiale della piccola area a parcheggio destinata a persone con disabilità, carico/scarico, moto e bici sarà anch’essa caratterizzata dal verde, con la realizzazione di un giardino piantumato da alberi disposti a quinconce. In quest’area il disegno del verde sarà integrato sia con i volumi emergenti dei gruppi scala che condurranno al parcheggio interrato, sia con i percorsi pedonali e le altre sistemazioni superficiali (sbarco della rampa di accesso ai garage). In questa zona, accanto alla guardiania, è stato previsto un piccolo parcheggio riservato in superficie da 10 posti auto, nel quale saranno anche disposte alcune colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Conclude il progetto la sistemazione del viale pedonale interno che congiunge corso Benedetto Croce con via Giulio Petroni: questo percorso costituirà uno degli assi distributivi più importanti dell’intero complesso e consentirà, inoltre, di riaprire una comunicazione ciclopedonale tra la zona est e quella ovest del quartiere. Il viale sarà realizzato con un doppio percorso ciclopedonale, segnato da una piantumazione di alberi collocati nella zona di mezzeria.

“Il progetto di fattibilità tecnico-economica approvato dalla giunta - ha commentato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso - serve come indirizzo per le strutture tecniche per procedere con le attività di progettazione: il prossimo step sarà quello di implementare questo progetto in base ai dettami del Pnrr con tutti gli elaborati occorrenti per poterlo mandare in gara nella misura economica di 18 milioni 800mila euro (pari alla diponibilità attuale del finanziamento) e, soprattutto, nel definire uno stralcio funzionale che permetta di anticipare una parte delle lavorazioni nell’ambito del progetto complessivo da oltre 32 milioni di euro di cui abbiamo già studiato, in questo progetto di fattibilità, il masterplan complessivo. Resta ovviamente confermato l’intendimento dell’amministrazione comunale di individuare quanto prima fonti economiche a copertura delle risorse mancanti, utilizzando alternativamente sia il ribasso d’asta sia altre misure di finanziamento per traguardare al più presto la realizzazione di questo intervento nella sua completezza".

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