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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Numero unico per le emergenze in Puglia, tra sedi non ancora completate e polemiche post concorso: "Errori nei punteggi, valutiamo ricorso"

Il caso del Numero 112 in Puglia: pubblicata la graduatoria dei vincitori, ma le centrali non sono ancora pronte, mentre tra gli idonei non rientrati in posizione utile per l'assunzione c'è chi lamenta "errori" nella valutazione dei titoli. L'assessore Stea: "Il lavoro della commissione è nei verbali"

La graduatoria, con i nomi dei 126 vincitori del concorso bandito dalla Regione per reclutare operatori telefonici da assegnare al Nue 112, il Numero unico regionale per le emergenze, è stata finalmente pubblicata la scorsa settimana. Ma se da una parte si è così conclusa la lunga attesa lamentata dai candidati risultati idonei (che avevano sostenuto la prova a dicembre scorso), dall'altra polemiche e problemi legati alla procedura che dovrà portare all'attivazione del servizio in Puglia sembrano tutt'altro che archiviati.

"Errori nell'attribuzione dei punteggi": le proteste dei candidati e l'ipotesi ricorsi

Una questione è legata proprio alla graduatoria stessa, e riguarda le contestazioni da parte di più idonei, non rientrati in posizione utile per l'assunzione, che lamentano "errori nell'attribuzione dei punteggi" relativi alla valutazione dei titoli (che, sommati al punteggio ottenuto nelle prove, hanno determinato l'elenco finale). Lamentele che si sono riversate anche sulla pagina Fb dell'assessore regionale al Personale, Gianni Stea, e che corrono su gruppi social e sulle chat dei partecipanti al concorso, intenzionati anche a valutare la strada del ricorso. In particolare, c'è il caso di coloro (almeno una ventina) che, in fase di inserimento della domanda, sarebbero riusciti a indicare come unico titolo aggiuntivo (rispetto a quello di accesso al concorso, ovvero in questo caso il diploma secondario di primo grado), la laurea. E così, si sono sì visti riconosciuti i 5 punti spettanti per il titolo indicato, ma non gli altri 3  previsti per il possesso del diploma di scuola secondaria superiore. "Un paradosso, visto che è impossibile avere una laurea senza avere il diploma, la laurea è un titolo di studio superiore assorbente rispetto al diploma, eppure non ne è stato tenuto conto", commenta chi si è ritrovato in questa condizione, ritenendo dunque di essere stato penalizzato in fase di valutazione dei titoli. Secondo quanto riferiscono i candidati, in fase di presentazione della domanda online, alcuni di loro si sarebbero trovati davanti alla possibilità di indicare un solo titolo: "Il menù a tendina indicava come unico titolo il diploma di laurea, non dando la possibilità di inserire, prima ancora della laurea, il diploma di scuola secondaria di 2 grado", spiega una candidata. "Ad ogni modo, come da indicazioni ricevute da alcuni di noi che sono riusciti a contattare l'assistenza del Formez, abbiamo caricato i titoli in un secondo momento in anagrafica, e successivamente, come richiesto dopo la pubblicazione degli elenchi degli idonei, abbiamo anche inviato una pec, con autocertificazione indicando i titoli posseduti, ma comunque in fase di valutazione non ne è stato tenuto conto ai fini del punteggio". Di qui, la decisione di contattare un avvocato, per valutare se ci siano gli estremi per un eventuale ricorso comune.  "Abbiamo stipulato una convenzione con Formez per la gestione del concorso, poi c'è stata una valutazione fatta da parte di una commissione, che ha esaminato le 760 candidature inviate da Formez e ha chiuso l'istruttoria, consegnando i verbali. Noi siamo in regola, e anche Formez ci dice che le cose sono a posto - commenta l'assessore al Personale, Gianni Stea, interpellato in merito  - Ciascuno può fare le proprie valutazioni. Se si ritiene di essere stati penalizzati, si può richiedere l'accesso agli atti, si possono seguire le vie legali". 

Mancano le sedi di lavoro: centrali operative non ancora pronte

Prima ancora dei possibili ricorsi, però, c'è un altro nodo che ostacola e ritarda le assunzioni: l'assenza delle sedi di lavoro, di fatto non ancora pronte. Secondo quanto disposto dalla Regione, sono tre le centrali di risposta previste sul territorio: a Modugno, a Foggia e a Campi Salentina, nel Leccese. I ritardi sono legati anche all'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il capo della Protezione civile, Mario Lerario, con diversi appalti finiti sotto la lente della Procura. "Noi come assessorato al Personale abbiamo espletato i concorsi - dice l'assessore Stea - ma per poter far partire il servizio è necessario che siano pronte almeno due sedi. Quella di Modugno potrebbe esserlo entro la fine di luglio". Per le altre due, però, dovrebbe essere necessario più tempo. "Il mio impegno - aveva scritto Stea anche su Fb, annunciando la pubblicazione della graduatoria - è di arrivare  alle assunzioni al più presto, per poter avviare in tempi brevissimi questo servizio fondamentale per la nostra società e garantire l’avvio dell’attività professionale ai vincitori del concorso". "Appena pronte le sedi, il mese precedente all'inizio del lavoro e quindi delle assunzioni, procederemo con un corso di formazione per gli operatori", dice ancora l'assessore a Baritoday. Allo stato attuale, però, non è ancora possibile dire con certezza quando ciò avverrà.

(In foto: una sala operativa del Nue 112  nelle Marche ©  Ansa)

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