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"Gravi difficoltà" per la dad a casa dopo lo stop della Regione alle lezioni in presenza: i genitori pugliesi si appellano a Mattarella e Conte

La denuncia del coordinamento dei genitori attivi 'La Scuola che vogliamo - scuole diffuse in Puglia': "Enormi difficoltà relative a reti insufficienti, dispositivi obsoleti e soprattutto impreparazione tecnica da parte degli adulti di riferimento"

IIl coordinamento dei genitori attivi "La Scuola che vogliamo - scuole diffuse in Puglia" denuncia la "grave difficoltà di innumerevoli famiglie nel gestire i collegamenti da casa" per didattica a distanza, a seguito della sospensione di quella in presenza per le Primarie, Secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, avvenuta da venerdì scorso, come disposto dalla Regione per fronteggiare la seconda ondata covid.

"Si evidenziano in particolare - spiega il coordinamento - le enormi difficoltà relative a reti insufficienti, dispositivi obsoleti e soprattutto impreparazione tecnica da parte degli adulti di riferimento, soprattutto dei padri e delle madri dei bambini e dei ragazzi iscritti alle Scuole del primo ciclo". 

I genitori denunciano anche "l'impossibilità per i bambini ed i ragazzi appartenenti alle famiglie più fragili che vivono nei quartieri periferici e semiperiferici delle città pugliesi, in particolare i bambini ed i ragazzi stranieri e quelli interessati da povertà educativa e disagio economico. Per questi ultimi si evidenzia nella sospensione del servizio di mensa scolastica all'interno delle classi a tempo prolungato della scuola primaria un elemento di grave criticità per il benessere e la salute di questi minori".

"Ci appelliamo pertanto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte  - proseguono i genitori - affinché dispongano un intervento urgente a difesa del diritto alla Studio e alla Salute per i minori in condizione di fragilità residenti in Puglia e chiediamo che a loro, al pari di tutti i bambini e le bambine, le ragazze ed i ragazzi italiani, francesi, britannici, tedeschi, olandesi sia assicurato il diritto all'Istruzione e al Benessere".

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