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Acqua, 'sfere della provvidenza' e danzatori: lo spettacolo del Corteo Storico di San Nicola 2018

Presentata la 'Caravella' in programma il 7 maggio con consueto prologo nel pomeriggio del 6: oltre 500 figuranti e acrobati accompagneranno la sfilata per le vie del centro cittadino

Quadri con grandi sfere e figuranti a ricordare le storie e i miracoli del Santo, l'acqua del mare simboleggiata da grandi onde di tessuto e danzatori, il Nuovo Uomo e il richiamo al ponte tra Oriente e Occidente: il Corteo Storico di San Nicola 2018, diretto per il secondo anno consecutivo da Elisa Barucchieri esplorerà temi importanti attraverso il coinvolgimento del pubblico che, come tradizione, assisterà alla rappresentazione artistica della narrazione di un Patrono che richiama pellegrini da tutto il mondo. La manifestazione, organizzata da Doc Servizi (vincitrice del bando biennale), Res Extensa e Pooya, con il patrocinio del Comune di Bari e il supporto di numerosi sponsor privati, vedrà, oltre alla tradizionale Caravella del 7 maggio, un'interessante anteprima il 6, rievocando lo sbarco delle reliquie e vedrà protagonisti, sul molo San Nicola, 60 figuranti tra banditori e sbandieratori ma anche laboratori, gruppi folcloristici e animazioni nelle piazze del borgo antico.

I sei quadri del Corteo Storico di San Nicola 2018

Il corteo vero e proprio si comporrà di 6 quadri scenici e due spettacoli, questi ultimi davanti alla Prefettura in corso Vittorio Emanuele e sulla piazza della Basilica, a conclusione del percorso che vedrà esibirsi 500 figuranti, cavalli, video mapping e danza acquatica. La voce narrante del corteo sarà del popolare attore e doppiatore Pino Insegno. Affascinanti e ricche di spettacolo le sei rappresentazioni della vita del Santo, con tre sfere 'della provvidenza': la prima racconterà Barlaam di Rostov, primo pellegrino giunto a Bari per venerare le ossa del Santo, simboleggiato con una grande bolla luminosa contornata di preghiere in latino e in cirillico. La seconda è dedicata all'uccellino che indicò ai marinai baresi la via di ritorno a casa dopo aver compiuto la Traslazione da Myra e vedrà, all'interno, una danzatrice volteggiante. La terza, invece, rappresenterà tre generali (interpretati da tre ginnasti) che, ingiustamente condannati a morte dall'imperatore Costantino, vennero aiutati e difesi dal Santo da loro invocato, capace di far ritornare il giudizio al sovrano. Suggestivi anche gli altri quadri: 'l'Universalità del Santo di Myra' vedrà uomini, donne e ragazzi, tra cui alcuni appartenenti ad una comunità educativa per minori, distribuiranno pane, frasi di Don Tonino Bello, essenze profumate e pensieri raccolti tra i baresi nella giornata del 6. Infine, il grande mare in tempesta e la Caravella, tra tessuti in movimento e onde che passeranno di mano in mano anche tra il pubblico raccolto al di là delle transenne

I palchi allestiti in centro e davanti alla Basilica

Due gli show in altrettanti punti della città: sul palco in piazza Prefettura le danzatrici Ada Ossola, Maria Agatiello e Paola Quistini si cimenteranno in spettacolari movimenti scenografici aerei utilizzando tra grandi ciotole d'acqua. Infine, davanti alla Basilica, attorno alle 22.30, la chiusura del corteo: le sfere comporranno una spettacolare installazione alta 8 metri, ispirata all'iconografia di San Nicola: "Il corteo di quest'anno - spiega commossa Elisa Barucchieri - lo dedichiamo al comandante della Polizia Locale, Nicola Marzulli, scomparso qualche mese fa, e ai quattro viaggiatori che l'anno scorso morirono in un incidente, mentre venivano a Bari per la Festa. I baresi sono esigenti ma ciò è basato sul sentire l'evento. Non è facile essere all'altezza, l'importante è mettercela tutta. Corteo che rispetti la tradizione e la narrazione su San Nicola, quella religiosa e storica, dando anche elementi di spettacolo. L'anno scorso c'era tanta aria, quest'anno ci siamo incontrati sull'acqua. San Nicola dice delle cose di un'attualità incredibile ed è fonte di arricchimento e lezioni di vita che non possiamo dimenticare".

Decaro: "Bari ponte tra culture"

Il sindaco Antonio Decaro ha presentato l'evento guardando al ruolo di Bari come ponte tra culture e religioni: "Questa città nel 1087 ha avuto una straordinaria ambizione - spiega -. Era un momento geopolitico particolare, con i musulmani che invadevano l'Oriente e Venezia in forte competizione commerciale con Bari. Dal viaggio dei 62 marinai baresi e dalla Traslazione abbiamo costruito una narrazione importante e un'identità di una città accogliente e di pace. Non per questo il santo Padre il 7 luglio ha deciso di venire qui con i Patriarchi del Medio Oriente per lanciare una preghiera di pace per quelle terre. E' arrivato il momento di rinnovare quest'ambizione di città importante del Mediterraneo. Dobbiamo giocare questa partita". Un corteo organizzato con più'tranquillità' anche grazie al bando biennale lanciato dai mesi scorsi: "Questa modalità - ha spiegato l'assessore cittadino alle Culture, Silvio Maselli - ha semplificato moltissimo le procedure e ci ha aiutato a rendere più coinvolgente l'appuntamento, attirando anche molti sponsor. E' da sempre un momento fondamentale, per i credenti e i non, di questa città".

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