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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le probabilità di prendere il Covid legate anche alla genetica: lo studio dei ricercatori pugliesi

E' quanto ha rilevato un gruppo di esperti nell’ambito di un importante progetto di ricerca sostenuto e cofinanziato della Regione che si inserisce nello studio internazionale  “Covid Human Genetic Effort”

Il patrimonio genetico potrebbe influenzare lo sviluppo o meno della infezione da Covid 19. I geni di ciascun individuo potrebbero cioè spiegare la differenza tra soggetti “resistenti” e soggetti “sensibili” al virus. I resistenti sono coloro che - nonostante una ripetuta esposizione al Covid – in quanto congiunti e/o conviventi di un positivo, restano negativi e non si infettano. I sensibili al contrario si ammalano e nei casi più gravi vengono ospedalizzati. E' quanto ha rilevato un gruppo di esperti e ricercatori nell’ambito di un importante progetto di ricerca sostenuto e cofinanziato della Regione Puglia che si inserisce nello studio internazionale  “Covid Human Genetic Effort” coordinato dal professot  Jean-Laurent Casanova della Rockfeller University (New York, USA).

“La Puglia, con il suo servizio sanitario e i suoi centri di ricerca biomedica, si conferma ancora una volta capace di sviluppare temi di ricerca di altissimo livello internazionale – commenta l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco - portare la ricerca di eccellenza all’interno della vita vissuta del servizio sanitario nazionale sarà una sfida prioritaria della amministrazione regionale “

Coordinatori del progetto di ricerca sono il professor Graziano Pesole del Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica dell’Università di Bari e dell'Ibiom-Cnr di Bari e coordinatore del nodo Italiano dell’Infrastruttura di Ricerca Europea Elixir e la professoressa Nicoletta Resta del Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana, direttore dell’Uoc Laboratorio Genetica Medica del Policlinico di Bari.

Il progetto di ricerca prevede il sequenziamento del genoma sia dei soggetti sensibili che resistenti, allo scopo di determinare varianti genetiche che si osservano nella popolazione pugliese correlate ad una diversa risposta dei soggetti all’infezione da Sars-CoV2. Per lo studio dei soggetti resistenti, il gruppo di ricerca si avvale della collaborazione del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Bari diretto da Domenico Lagravinese, insieme alla dottoressa Maria Grazia Forte, responsabile del coordinamento delle attività. Lo studio dei soggetti “sensibili” all'infezione da Sars- CoV2, cioè individui senza apparenti fattori di rischio ma affetti da forme gravi di Covid-19 è condotto in collaborazione con i reparti del Policlinico di Bari.

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