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Decaro chiede ordine per le vaccinazioni: "Non gestirli come è stato per i tamponi. Serve piano efficace"

"Vogliamo che l'organizzazione del piano vaccinale sia più strutturata - spiega il primo cittadino di Bari e presidente Anci - Noi sindaci abbiamo messo a disposizione le strutture comunali"

"Al presidente incaricato Draghi abbiamo chiesto di procedere con il piano per le vaccinazioni, la questione più importante: se pensiamo di gestire i vaccini come abbiamo gestito i tamponi, non riusciremo a risolvere il problema dell'emergenza sanitaria nel breve periodo". Lo ha affermato il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, intervistato su Sky Tg24 nel corso del programma TimeLine.

"Vogliamo che l'organizzazione del piano vaccinale sia più strutturata - spiega Decaro - Noi sindaci abbiamo messo a disposizione le strutture comunali, così come stiamo facendo in queste ore per la vaccinazione dei nostri dipendenti e in particolare per gli agenti della polizia locale e per i dipendenti degli asili nido e delle scuole per l'infanzia che fanno riferimento ai Comuni, in attesa delle tensostrutture che dovrebbero arrivare dalla Protezione civile".

Ricorda il presidente dell'Anci: "Abbiamo messo a disposizione palestre, impianti sportivi, parcheggi; e siamo disponibili con il coinvolgimento dei volontari a fare anche i turni di notte, perché vogliamo che questa sia la questione più importante da affrontare, in questo momento. Per uscire dalla pandemia da coronavirus, indipendentemente dalle restrizioni, abbiamo bisogno di fare una straordinaria campagna di vaccinazioni",

Quindi, Decaro ha parlato della questione assembramenti: "Noi sindaci, fin dall'inizio, ci abbiamo messo la faccia, scendendo in strada in prima persona. Ma non posso aspettarmi che il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, che dovrebbe conoscere il decreto, dica ai sindaci di controllare gli assembramenti. Non c'è scritto in nessun decreto".

Decaro ricorda che "si prevede che i controlli vengano fatti dalle prefetture e dalle questure, nell'ambito del comitato provinciale dell'ordine pubblico, con le forze dell'ordine. Sembrerà assurdo, ma anche la polizia locale non è indicata in nessun decreto: la inseriamo noi, su richiesta appunto dei sindaci, nella circolare del capo di gabinetto del Ministero dell'Interno, che dice al questore che nell'ambito delle iniziative di contrasto al Covid si possono utilizzare anche aliquote della polizia locale". Poi, "noi sindaci chiediamo comunque alla polizia locale di intervenire, indipendentemente dalle decisioni prese al tavolo di coordinamento per l'ordine pubblico; scendiamo in strada, ci mettiamo la faccia, facciamo chiusure, emaniamo ordinanze per vietare gli stazionamenti, io ho persino smontato le panchine sul lungomare della ma città. Più di quello che facciamo, onestamente non so cosa altro potremmo fare".

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