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In Puglia "non ci sono numeri da zona rossa", Lopalco sulla situazione Covid: "Criteri di classificazione cambiati, ma non è una punizione"

L'assessore alla Sanità rassicura, poi spiega: "Con i nuovi criteri più facile passare in zona arancione e rossa, ma classificazione non deve preoccupare". Sulle vaccinazioni: "Dosi arrivano con il contagocce, ma procediamo alla massima velocità. Con l'arrivo di AstraZeneca vera svolta"

In Puglia "non ci sono numeri da zona rossa", anche se "i criteri per classificazione sono stati cambiati e quindi sarà molto più facile passare in zona arancione e in zona rossa, ma non è una punizione". A parlare è l'assessore alla Sanità pugliese, Pier Luigi Lopalco, a margine di un'iniziativa di beneficenza che si è tenuta questa mattina nel pediatrico "Giovanni XXIII" di Bari.

"Con  nuovi criteri zona rossa più facile, ma non è punizione"

Rassicurando sulla situazione pugliese, Lopalco, ha anche chiarito che "non dobbiamo essere preoccupati di una classificazione perché una classificazione dipende dal fatto che c'è un rischio. La classificazione zona rossa o zona arancione non è una punizione, è semplicemente una questione di prudenza perchè il virus sta circolando e dobbiamo evitare che il virus circoli". A proposito dei nuovi criteri di classificazione delle Regioni Lopalco ha ancora sottolineato che "a parità di circolazione di virus oggi si passa in zona arancione o rossa molto prima di quanto non fosse novembre-dicembre". "Questo cambiamento di criteri - ha ribadito l'assessore - non è una punizione per il cittadino è semplicemente il fatto che ci si è accorti che di fronte a un certo livello di circolazione del virus bisogna stringere i denti".

Il vaccino: "il collo di bottiglia" della disponibilità e la svolta a febbraio 

A proposito della campagna vaccinale, rispondendo alle domande dei giornalisti Lopalco ha spiegato - come riporta l'agenzia Dire - che "c'è un collo di bottiglia importante, la disponibilità del vaccino. Purtroppo le dosi sono poche, arrivano con il contagocce quindi in certi casi abbiamo dovuto addirittura rallentare un pochino la velocità di somministrazione perché non arrivano le fiale". "Abbiamo avuto però rassicurazioni che entro domani arriveranno tutte le fiale che ci erano state promesse per il 4 gennaio, quindi non ci fermiamo", ha aggiunto l'epidemiologo evidenziando che "l'umanità è fortunata a poter usufruire di questo regalo della scienza perchè il vaccino è la prima arma effettiva che noi abbiamo contro questo virus". "Oggi stiamo vaccinando a spron battuto in tutti i centri vaccinali pugliesi non esistono feste, non esiste riposo, si sta andando alla massima velocità".  L'epidemiologo ha evidenziato ancora che non ci sono problemi in termini di team vaccinali né di distribuzione almeno "localmente" in quanto "i problemi nella distribuzione dipendono dalla distribuzione internazionale". Problemi che dovrebbero essere definitivamente superati a febbraio, con l'arrivo di nuovi vaccini prodotti da altre case farmaceutiche: "Abbiamo buone notizie da altri fronti - ha detto Lopalco - oltre a Pfizer avremo il vaccino Moderna e penso anche AstraZeneca che rappresenterà per l'Italia la vera svolta perchè ricordiamo, è il principale fornitore del Governo italiano nella rosa dei produttori dei vaccini. Anche AstraZeneca probabilmente riceverà presto l'autorizzazione Ema e quindi noi speriamo che febbraio diventi davvero il mese della svolta con un numero di vaccinazioni adeguato". 

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