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Carnevale di Putignano rinviato, dopo 626 anni i carri allegorici non ci saranno: le sfilate forse in autunno?

La sindaca Luciana Laera: "Abbiamo un po' di nostalgia e tristezza, ma sarebbe stato impossibile organizzarlo. Ora ci sono altre priorità". L'ultima ipotesi è quella di un rinvio a ottobre, ma tutto dipenderà dalla situazione sanitaria

Anche il Carnevale di Putignano si ferma. Le tradizionali sfilate dei carri allegorici, come già preannunciato dalla Fondazione, quest'anno a febbraio non ci saranno. Una decisione inevitabile, vista la situazione legata alla diffusione del Covid-19 e alle relative restrizioni. Per ora, l'idea è quella di rinvio di questa edizione, la 627esima: la manifestazione potrebbe infatti, dopo la prima ipotesi di una versione estiva, potrebbe tenersi a ottobre, ma tutto dipenderà chiaramente dalla situazione sanitaria.

"Questo per noi è un momento molto particolare - spiega all'Adnkronos la sindaca di Putignano, Luciana Laera - perché gli altri anni già si era nel pieno dei lavori del carnevale. Non nascondo che abbiamo un po' di nostalgia e di tristezza nell'animo, da questo punto di vista. Devo dire che per i putignanesi fa parte della tradizione: non è un elemento di contorno, non è soltanto la grande festa o il coriandolo. Già ci manca, lo dico francamente. Certamente il Carnevale non si potrà tenere nel solito periodo di febbraio", dice. "Era materialmente impossibile gestire una manifestazione come il carnevale di Putignano, intanto perché sarebbe 'contra legem' in questo momento. Sono eventi che richiamano una quantità importante di turisti, parliamo di 20 mila presenze a sfilata. Non ci sarebbe misura di sicurezza che reggerebbe. Per questo con presidente della Fondazione, che gestisce l'evento, abbiamo deciso innanzitutto di rinviarlo come un po' tutti stanno facendo".

Il primo periodo utile individuato è stato quello estivo. "Abbiamo provato a rinviarlo a luglio - continua Laera - ma in ogni caso occorre verificare l'andamento della pandemia. Nulla fa presagire un allentamento dei vincoli che il governo giustamente sta imponendo per arginare la pandemia. Chiaramente ci auguravamo un andamento delle vaccinazioni che ci consentisse di stare più tranquilli quest'estate e che conseguentemente ci fosse un allentamento della morsa della pandemia e quindi delle misure. Oggi non abbiamo sentore che luglio si possa prospettare come un periodo favorevole. Vediamo se entro la fine del 2021, a ottobre, proprio perché non vorremmo far saltare la 627° edizione nel corso di quest'anno, riusciamo a fare un evento che somigli un po' a quello solito, con le sfilate e tutti le altre manifestazioni". Insomma il Carnevale è inevitabilmente 'appeso' al covid. "Le priorità sono altre, ci mancherebbe, lo capiamo", ammette la sindaca. "Ma tutto questo ci dà il senso anche della gravità della situazione, delle rinunce, tutte giustificate. Per noi non è soltanto l'organizzazione, la frenesia e la bella atmosfera allegra del carnevale ma è un pezzo di lavoro quotidiano che sta mancando anche ai maestri cartapestai. C'è anche un danno economico e una preoccupazione legata a tutto quello che ruota intorno al carnevale", evidenzia Laera. "Un po' di tristezza la proviamo ma dobbiamo essere ottimisti, chissà che nel finire di quest'anno si possa realizzare la 627° edizione". Tutte le contraddizioni, che la situazione creata dal covid ha alimentato, non appena il Carnevale si farà, potranno essere oggetto di ironia da parte proprio dei cartapestai nella realizzazione dei loro imponenti carri che sempre hanno preso spunto dall'attualità. "Alla fine ci proveremo per ottobre", conclude la sindaca.
 

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