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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Covid, la scuola di inglese fondata a Londra dall'imprenditore barese cresce durante la crisi: "Paura superata con la tecnologia"

Raffaele Misceo, 35enne, nel 2019 ha investito a Bari aprendo la prima sede italiana di Escape campus. È l’innovativa scuola fondata a Londra che ha dovuto affrontare subito la pandemia: "Abbiamo creato un modello per tutto il mondo"

“La pandemia Covid ha creato un anno di paura, incertezza, blocchi e perdite.  Ma ha anche creato resilienza e, per alcuni, nuovi modelli di business di successo. Noi abbiamo avuto la fortuna e la bravura di non farci trovare impreparati”. Raffaele Misceo, 35enne barese, nel 2019 ha investito nella sua città aprendo la prima sede italiana di Escape campus. È l’innovativa scuola di inglese da lui fondata a Londra (dove conta tre sedi nell’arteria commerciale di Oxford Street). Ha aperto le porte delle sue aule e fatto partire i corsi, che contano insegnanti arrivati dalla capitale britannica, nella centralissima piazza Umberto. Ma quattro mesi dopo l’avvio delle sue lezioni ha dovuto sospendere tutto per colpa dello scoppio della pandemia. Una circostanza, però, che non ha arrestato la crescita della sua impresa.

“Abbiamo attraversato un primo periodo di difficoltà – racconta Misceo - ma poi ci siamo affidati alle nostre piattaforme digitali e, in questo modo, nonostante lo stop delle sedi a Londra, Madrid e Bari a causa della pandemia, siamo riusciti a triplicare i nostri studenti, passando da circa 300 a 900 iscritti, provenienti da tutto il mondo”. Escape campus offriva corsi di inglese in presenza, ma da diversi anni Misceo aveva messo a punto una piattaforma online (premiata allo Smau di Napoli nel 2015) con la quale gli studenti potevano accedere a classi dal vivo i professori qualificati messi a disposizione, fare quiz e accedere a contenuti audio e video.

L’idea di Misceo, che ha apportato grandi cambiamenti per adattarsi alle circostanze dovute alla pandemia e sta portando la sua scuola di inglese a crescere, è quella di espandersi con questa formula in tutto il mondo. “Il giorno dopo aver ricevuto la notizia del primo giorno lockdown –spiega – eravamo già al lavoro per sviluppare al meglio la nostra piattaforma online e completare i corsi sospesi e attivarne di nuovi. La crisi è divenuta così un’opportunità, un nuovo modello che può attirare iscritti al di fuori delle sedi di Londra e Bari, così il numero di studenti è cresciuto. La prossima tappa sarà la realizzazione di un applicazione (App) che, a un costo basso, darà la possibilità scaricarla e imparare l’inglese in ogni parte del mondo”.

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