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Prevenire cyberbullismo e adescamento online: mille alunni e cento insegnanti coinvolti per il progetto del Giovanni XXIII dI Bari

Secondo i dati dell’Istat (2021), in Italia, si verifica un caso al giorno di cyberbullismo, 1 minore su 5 si definisce sempre connesso e 6 su 10 sono online dalle 5 alle 10 ore al giorno. Le ragazze sembrano essere i soggetti più colpiti: il 12,4% delle ragazze è vittima contro il 10,4% dei ragazzi

Oltre mille alunni e circa cento insegnanti coinvolti. Sono i numeri di #Teenexplorer, il programma di prevenzione dei pericoli per la salute dei bambini e degli adolescenti associati al bullismo, cyberbullismo e adescamento online, portato avanti anche nell’anno scolastico 2020/2021 attraverso l’ausilio della tecnologia, dagli psicologi dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII.

Il progetto ha inizialmente coinvolto 101 insegnanti di 9 scuole del territorio di Bari, Brindisi, Taranto e Foggia per le attività di formazione, nonché 301 bambini della scuola primaria che hanno potuto realizzare le azioni educative del progetto in didattica mista. All'iniziative hanno preso parte anche 704 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado prevalentemente con didattica a distanza. Gli studenti hanno realizzato attività tese a promuovere un clima positivo nel gruppo classe, capacità relazionali, empatia, problem solving, empowerment, pensiero critico nei confronti delle prevaricazioni e delle dinamiche violente tra pari online e offline. nonostante le grandi difficoltà della realtà pandemica.

Nel corso del 2020, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) ha riportato che le condotte delittuose relative allo sfruttamento online dei minori e all’adescamento di minori online hanno subito un incremento del 110% rispetto all’anno precedente, per i quali sono stati eseguiti 69 arresti e 1192 denunce. Si stima un aumento del 59% degli episodi di cyberbullismo. Secondo i dati dell’Istat (2021), in Italia, si verifica un caso al giorno di cyberbullismo, 1 ragazzo su 5 si definisce sempre connesso e 6 su 10 sono online dalle 5 alle 10 ore al giorno. Le ragazze sembrano essere i soggetti più colpiti: il 12,4% delle ragazze è vittima contro il 10,4% dei ragazzi. Anche sulla rete la violenza di genere prevale, considerando che 32% delle ragazze subiscono commenti a sfondo sessuale contro il 6,7% dei ragazzi. Un altro dato rilevante che emerge dallo studio di Terre des Hommes nel 2020 riguarda il sentimento di solitudine esperito dai ragazzi: il 93% dichiara di sentirsi solo, il 48% di sentirsi solo molto spesso. I ragazzi lamentano di non sentirsi amati (41%), nel non avere interessi comuni ai propri coetanei (29%), nel non sentirsi ascoltati in famiglia (29%) , nel non frequentare luoghi di aggregazione (23%) e nel non avere amici (16%).

“L’esposizione ai possibili rischi online è stata fortemente amplificata dalla crisi da Covid-19 e dalle relative misure restrittive – spiega la dirigente responsabile dell’unità operativa di Psicologia dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII Grazia Maria Foschino Barbaro -  Se per i bambini e gli adolescenti la possibilità di accedere al web e alle relative funzioni ha rappresentato una opportunità per garantire la continuità della didattica e delle relazioni amicali e familiari, per le fasce più vulnerabili lo spazio digitale si è rivelato un amplificatore dei potenziali rischi online. Sono drammatici i dati pubblicati nel corso della pandemia che evidenziano quanto gli stessi ragazzi non si sentono sicuri online, nonostante non riescano a farne a meno. Per quanto riguarda i rischi maggiori in cui si può incorrere negli spazi online, i ragazzi dichiarano che questi sono il cyberbullismo (66%), il revenge porn (50%), le molestie online (47%) e l’adescamento da parte di adulti (47%) le app per incontri (34%) e i social (25%)” ha concluso Foschino Barbaro.

Il programma di prevenzione dei pericoli per la salute dei bambini e degli adolescenti associati al bullismo, cyberbullismo e adescamento online, #TeenExplorer, per adolescenti e #Teen Explorer for Kida per bambini, realizzato dal Unità operativa semplice dipartimentale di Psicologia dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, si colloca nell’ambito del protocollo d’intesa tra l’assessorato alle Politiche della Salute della Regione Puglia, l'Osservatorio Epidemiologico Regionale e la direzione generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia. Partner del Uosd Psicologia sono le Asl regionali con il Gruppo Interdisciplinare Aziendale del dipartimento di Prevenzione, e la rete antiviolenza Giada, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Associazione Italiana di Psicoterapia Cognitiva (Aipc) di Bari e Apulia Film Commission.

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