Verso la chiusura per la fabbrica pubblica di mascherine in Puglia: scaduto il contratto
Lo stabilimento vedeva impiegati 10 lavoratori. Tra le soluzioni, c'è anche quella di affidare la gestione all'Asl Bari, ma è un'ipotesi da valutare
E' scaduto il contratto con la società che si occupava della produzione di mascherine sanitarie nella fabbrica pubblica aperta dalla Regione Puglia nel 2020, in piena pandemia Covid, nella zona industriale di Bari. Lo riporta l'Ansa. La produzione, dunque, potrebbe essere sospesa.
Lo stabilimento vedeva 10 lavoratori impiegati: "Oggi è scaduto il contratto - conferma il presidente del Comitato Protezione Civile Puglia, il consigliere regionale Maurizio Bruno contattato da Ansa - con il presidente stiamo valutando alcune ipotesi ma non è stata ancora presa una decisione".
Tra le soluzioni, c'è anche quella di affidare la gestione all'Asl Bari, ma è un'ipotesi da valutare. L'impianto, che produceva circa 22mila mascherine al giorno, è costato circa 7 milioni di euro. I dpi realizzati non potevano essere immessi sul mercato poiché non era posttivile commercializzarli e sono stati distribuiti in modo gratuito a forze dell'ordine, associazioni e ospedali.