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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Da Ferrovie dello Stato investimenti per oltre 10 miliardi in Puglia: "Collegamenti più veloci e stazioni accessibili"

Presentato il piano industriale del gruppo Ferrovie dello Stato: nel 2027 Napoli-Bari in due ore, mentre dal capoluogo pugliese a Roma ne basteranno tre

Investimenti per oltre dieci miliardi di euro nei prossimi dieci anni, destinati ai poli infrastruttura, passeggeri, urbano e logistica. E' quanto prevede per la Puglia il nuovo piano industriale 2022-2031 presentato dal gruppo Ferrovie dello Stato. 

Le infrastrutture ferroviarie: gli interventi sull'Adriatica e la linea Bari-Napoli

Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie e stradali, sono previsti investimenti complessivi per oltre 9 miliardi di euro (5,6 a RFI e 3,6 a ANAS). "Grazie a una serie di interventi infrastrutturali e di potenziamento tecnologico, la rete ferroviaria pugliese sarà velocizzata lungo la dorsale Adriatica, collegata alla linea AV/AC Bari - Napoli e connessa ai principali porti e aeroporti regionali e dotata di stazioni più moderne e accessibili", spiega Fs in una nota.

A proposito della velocizzazione della linea Adriatica, gli interventi di potenziamento tecnologico in corso sulla linea Lecce - Bologna consentiranno ai treni di raggiungere la velocità di 200 Km/h, risparmiando circa 45 minuti da Bologna a Bari e un’ora fino a Lecce, secondo il modello di esercizio che verrà adottato. Questo risultato sarà possibile anche grazie alla realizzazione di quattro nuovi “apparati centrali computerizzati multistazione - ACCM” nelle stazioni di Lecce, Brindisi, Bari e Foggia che aggregheranno i sistemi che controllano la circolazione mettendoli in dialogo tra loro. La tratta Lecce-Bari diventerà un unico apparato/stazione lungo 150 km e il tratto Bari – Foggia un’unica stazione lunga 130 km. Questo permetterà di gestire al meglio la circolazione e di velocizzare i tempi di viaggio: Lecce - Bari si percorrerà in un’ora, Bari – Foggia in meno di un’ora. Il sistema ACCM è già attivo tra Lecce e Brindisi ed entrerà in funzione sulle linee Foggia – Bari e Bari – Brindisi entro il 2024.

Relativamente alla linea AV/AC Bari - Napoli, il nuovo itinerario prevede interventi di raddoppio delle tratte ferroviarie e la velocizzazione della linea. Si potrà viaggiare fino a 250 km/h, con un aumento dell’offerta di trasporto ferroviario (treni passeggeri Frecce, Intercity e regionali e treni merci) che connetteranno la Puglia e la Campania alla rete Alta Velocità. Entro il primo semestre del 2027, alla conclusione dei lavori, sarà possibile andare da Bari a Napoli in 2 ore e da Lecce in 3 ore mentre da Bari a Roma si impiegheranno 3 ore e in partenza da Lecce 4 ore. Già nel 2024 verrà attivata la tratta Cancello – Frasso e questo consentirà di avere un treno diretto Puglia – Napoli. Allo stato attuale le attività sui vari lotti della Napoli Bari risultano le seguenti: completati nel 2017 i primi due lotti Napoli Afragola e Bovino –Cervaro (FG); Napoli-Cancello, Cancello-Frasso, Frasso-Telese e Apice-Hirpinia: in costruzione; Telese- San Lorenzo, San Lorenzo-Vitulano: in costruzione; Orsara-Bovino e Hirpinia-Orsara: a breve la consegna dei lavori. I cantieri della Bari - Napoli saranno tutti operativi entro il 2022.

Ci sono poi gli interventi relativi al Nodo di Bari. Il progetto della variante a sud di Bari - nel tratto Bari Centrale - Bari Torre a Mare -prevede lo spostamento dell’attuale linea verso l’entroterra con l’attivazione di tre nuove fermate: Bari Campus, Bari Executive e Triggiano; più la realizzazione di una linea a quattro binari tra Bari Centrale e Bari Executive. I lavori saranno avviati entro il 2022 e si concluderanno nel 2026. La “variante ANAS” sulla SS16, opera preliminare, sarà ultimata entro il 2022. Il progetto della variante a nord di Bari prevede invece lo spostamento dell’attuale linea ferroviaria che attraversa i centri urbani di Palese e Santo Spirito verso l’entroterra.

Stazioni da riqualificazione e passaggi a livello da eliminare

Sul piano della riqualificazione delle stazioni, RFI proseguirà nei prossimi anni l’innalzamento dei marciapiedi per facilitare la salita e la discesa dal treno, l’installazione di ascensori per collegare il sottopasso direttamente alla banchina, l’ammodernamento del sistema di informazione al pubblico e degli spazi di attesa nelle stazioni di Brindisi, San Severo, Taranto, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Lecce, Foggia, Trinitapoli, Mola di Bari e Bari Palese Macchie. Ferrovie del Sud Est riqualificherà venti stazioni dislocate tra Bari e il Salento: Castellana Grotte, Alberobello, Noicattaro, Otranto, Gallipoli, Casarano, Novoli, Maglie, Tricase, Manduria, Ceglie Messapica, Zollino, Locorotondo, Putignano, Martina Franca, Crispiano, Conversano, Noci, Rutigliano e Valenzano. Per quanto riguarda i passaggi a livello, RFI prevede di chiuderne nei prossimi anni venti, a Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Trani, Barletta, Brindisi, Bari e Massafra. Dal canto suo, Ferrovie del Sud Est ha in previsione di chiuderne 67 e di adeguare tecnologicamente altri 288 passaggi a livello.

Il potenziamento della flotta mezzi

Ogni giorno circolano in Puglia più di 400 treni regionali (200 di Trenitalia e 200 di Ferrovie del Sud Est) e 1600 corse bus che collegano oltre 150 località regionali, dai piccoli ai grandi centri urbani. Entro il prossimo biennio Trenitalia completerà il rinnovo della flotta regionale con 43 nuovi treni POP - di cui la metà già in circolazione - e ulteriori quattro treni in fase di definizione con Regione Puglia, più tre treni Jazz già in circolazione. L’età media dei convogli passerà a quattro anni. Trenitalia potenzierà l’offerta di collegamenti e attiverà nuovi collegamenti da e per gli aeroporti di Bari e di Brindisi. Ferrovie del Sud Est proseguirà il rinnovo delle flotte di treni e bus con l’acquisto di 36 treni elettrici e 438 bus, più nove treni e 27 bus a idrogeno che circoleranno, dal 2026, nel bacino di Gallipoli. Attraverso la creazione di un sistema a raggiera incardinato su centri di interscambio treno/bus (10 nel barese e 10 nel Salento), FSE sperimenterà un sistema integrato di trasporto treno/bus nel bacino di Bari - Martina Franca, dove attualmente l’80% degli spostamenti avvengono con auto privata e solo il 16% su gomma e il 4% su ferro. L’obiettivo è quello di realizzare un servizio TPL integrato (treno+bus) che intercetti il 29% degli spostamenti ridimensionando l’uso dell’auto privata al 71%.

Gli interventi del 'polo urbano'

Il progetto del Nodo verde di Bari Centrale prevede la realizzazione di una stazione giardino costruita sopra i binari con servizi per viaggiatori e cittadini. Nei pressi della stazione, nascerà un nuovo parcheggio per i bus. Il terminal occuperà una superficie di circa un ettaro e sarà dotato di 18 stalli per i pullman, protetti da pensiline. Il parcheggio avrà un’area destinata ai viaggiatori dove troveranno spazio una biglietteria, bagni e altri servizi al pubblico. È previsto un collegamento pedonale tra il nuovo parcheggio e la stazione con un percorso ciclabile collegato a una velostazione.

La logistica

Per la logistica sono previsti investimenti per 47 milioni di euro. La linea Adriatica e la Bari - Taranto - Gioia Tauro fanno parte del Corridoio TEN-T Scandinavia - Mediterraneo. Per questo motivo, una serie di fermate/stazioni presenti sulla linea Adriatica sono state ammodernate con binari lunghi 750 metri per renderle più attrattive dal punto di vista commerciale. Sono state già adeguate quelle di Ripalta, San Severo, Molfetta, Bari Santo Spirito, Polignano a Mare, Squinzano, Surbo, Palagiano, Bellavista e Cagioni. Gli altri impianti interessati dall’adeguamento dei binari agli standard europei saranno quelli di Incoronata, Cerignola, Trinitapoli, Giovinazzo, Ostuni, Sannicandro di Bari, Grottalupara e Ginosa. Per quanto riguarda lo scalo merci Bari Lamasinata, è prevista la realizzazione di una nuova stazione più a nord di quella esistente per consentire l’arrivo di treni merci lunghi fino a 750 metri. A breve lo scalo avrà due binari in grado di accogliere treni merci lunghi fino a 575 metri. Per il terminal Bari Ferruccio, invece, saranno realizzate nuove superfici coperte (20mila mq) e ampliate le aree destinate a piazzali per uso logistico (65mila mq) e verranno allungati a 750 metri tre binari. Previsto anche l’acquisto di cinque gru. All’interno del terminal verranno avviate attività di manovra e di handling.
 

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