rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità

Acquazzoni e divieti a Pane e Pomodoro: 'rito' destinato a durare anni, a rilento l'iter dei lavori Aqp

Gli episodi degli ultimi giorni hanno acceso la polemica sulla vicenda della condotta Matteotti e dello sversamento in mare dei reflui che provoca lo stop ai bagni nella spiaggia più famosa di Bari

Metti le transenne, togli le transenne: lo 'spettacolo' della spiaggia di Pane e Pomodoro a Bari non balneabile dopo una forte pioggia e lo sversamento in mare dei liquami dalla conduttura Matteotti sarà destinato, con grande probabilità, a durare ancora per qualche anno. E' lo scenario con il quale baresi e turisti dovranno fare i conti nel prossimo futuro a causa della mancata risoluzione di alcune problematiche che non consentono di evitare lo spiacevole 'balletto' che periodicamente blocca i bagni sulla spiaggia più famosa del capoluogo pugliese.

Negli ultimi giorni le polemiche sono state roventi: il breve acquazzone di mercoledì mattina aveva provocato l'ennesimo divieto di balneazione a Pane e Pomodoro. Ieri, invece, la rottura di una vecchia conduttura nelle vicinanze dell'impianto di sollevamento di Torre dell Diavolo aveva causato la chiusura di parte di via Gentile al traffico, provocando la dura reazione del sindaco Antonio Decaro. Il primo cittadino, in una nota, ha chiesto all'Acquedotto Pugliese di accelerare definitivamente nella risoluzione finale della questione legata alla condotta Matteotti: "Come è possibile - ha scritto il sindaco - che la più grande azienda pubblica del sud, che da oltre 100 anni gestisce sia la distribuzione dell'acqua per 4 milioni di pugliesi sia la depurazione delle acque reflue urbane, non riesca ancora a far partire il cantiere di questo intervento che potrebbe risolvere finalmente i problemi di balneazione nel capoluogo di regione". Un episodio giunto dopo alcune settimane problematiche: a inizio agosto vi era stato un guasto alla tubazione a servizio dell'impianto di sollevamento di Torre del Diavolo, nella zona sud, con stop ai bagni a Torre Quetta. Il tutto era stato preceduto, il giorno prima, da un temporale e da altri divieti a Pane e Pomodoro. 

Il progetto da 28 milioni di euro e la 'battuta d'arresto' di agosto

Acquedotto Pugliese, in merito alla vicenda della condotta 'Matteotti', ha spiegato i motivi dei ritardi della rifunzionalizzazione del 'Canale Picone', progetto da 28 milioni di euro che servirà proprio ad ottenere una risoluzione pressoché totale della questione Pane e Pomodoro. Dopo un iter durato circa 4 anni, cominciato nel 2018, solo qualche settimana fa l'impresa aggiudicataria dei lavori ha "rinunciato al contratto, rendendo necessaria - sottolinea Aqp - l’individuazione del nuovo contraente mediante scorrimento della graduatoria di gara". Una rinuncia, fa notare Aqp, che, a fronte di appalti "acquisiti a condizioni economiche oggi insostenibili", vede aziende "impossibilitate ad onorare i contratti a causa dell'incremento dei costi delle materie prime e dell'energia". Una vera e propria doccia fredda a conclusione del percorso che aveva visto un parere positivo della conferenza dei servizi e altri passaggi burocratici superati.

Uno slittamento ulteriore per lavori ingenti che, come spiegava il sindaco Antonio Decaro nel 2018 (all'inizio dell'iter amministrativo) sarebbero durati alcuni anni. Al tempo si faceva riferimento a una conclusione dei cantieri per il 2023, anno che, a questo punto, potrebbe essere quello dell'avvio delle opere. L'intervento, spiega Aqp, consentirà, quando terminato, di "minimizzare le principali cause che contribuiscono allo sversamento in mare" vicino la spiaggia di Pane e Pomodoro "di possibili inquinamenti batteriologici in occasione degli eventi meteorici di notevole intensità". I lavori, inoltre, prevedono di eliminare l'impianto di sollevamento di piazza Diaz consentendo anche una riqualificazione dell'area, chiudendo anche le due "condotte prementi a servizio del vecchio sollevamento, scongiurando l’incombente rischio di possibili rotture". Infine, i quartieri di Madonnella e Japigia potranno trarre giovamento dalla rifunzionalizzazione della rete fognaria. 

Opere che, al momento, restano bloccate. Il progetto è solo un tassello su un mosaico di interventi previsti nella città di Bari per complessivi 350 milioni di euro. Tra questi, anche il prolungamento della condotta sottomarina Bari Ovest, il potenziamento dei depuratori di Bari Ovest ed Est, il potenziamento dell'impianto di sollevamento di Torre del Diavolo e l'ammodernamento di quello denominato 'Bari Occidentale', nonchè la manutenzione straordinaria e il risanamento delle reti. Un quadro articolato e ricco per il quale, però, resta imprescindibile la risoluzione della questione 'Matteotti', da troppo tempo cartolina negativa della città.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acquazzoni e divieti a Pane e Pomodoro: 'rito' destinato a durare anni, a rilento l'iter dei lavori Aqp

BariToday è in caricamento