Fondo affitti cancellato dal Governo, Decaro lancia l'allarme: "Problema di ordine sociale, serve un decreto d'urgenza"
Il sindaco di Bari e presidente dell'Anci ha chiesto all'Esecutivo di rifinanziare il provvedimento e avviare il piano per la realizzazione di alloggi popolari attraverso le agenzie regionali o l’attività diretta dei Comuni
"Proponiamo innanzitutto di rifinanziare il fondo per gli affitti e per la morosità incolpevole, che è stato cancellato nell’ultima legge di bilancio. Sono 300 milioni di euro e serve un decreto di urgenza perché adesso non ce ne accorgiamo, ma tra poco quando i cittadini capiranno che non c’è il sostegno all’affitto sarà un problema anche di ordine sociale". Lo ha dichiarato il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Anonio Decaro, intervenuto oggi al convegno 'Dialoghi sull'abitare', nel Real Albergo dei Poveri di Napoli.
Oltre al rifinanziamento del fondo per gli affitti e per la morosità incolpevole, il rappresentante dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha chiesto al Governo di realizzare un piano di case popolari. "C'è da fare un piano rifinanziando una norma, la numero 80 del 2014, che prevede la realizzazione di alloggi popolari attraverso le agenzie regionali o l’attività diretta dei Comuni - ha spiegato Decaro nella parole raccolte dall'AdnKronos - Questi sono i punti fondamentali. Poi, nelle città d’arte dove arrivano molti turisti, stiamo vivendo un problema legato alla gentrificazione, cioè l’espulsione dei residenti dai centri storici perché è molto più conveniente utilizzare quegli immobili per gli affitti brevi. Questo è un problema per i residenti e nelle città universitarie anche per gli studenti. Abbiamo chiesto alla ministra Santanché di rivedere le norme per dare la possibilità ai sindaci di limitare in alcuni territori il numero degli immobili da destinare agli affitti brevi, perché così rischiamo di perdere l’identità dei luoghi e delle comunità nelle città d’arte".