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A novembre seminari, mostre e concerti contro la violenza di genere: la rete di 'Generare culture non violente' in azione

L'iniziativa, in programma dal 21 al 25 novembre è stata presentata questa mattina a Palazzo di Città dall'assessore Bottalico. Domenica l'evento finale alle Officine degli Esordi

Più di 100 realtà sul territorio diventano parte di una 'rete' per sensibilizzate alla cultura della non violenza, contro qualsiasi tipo di discriminazione. Si intitola 'Generare culture non violente' l'iniziativa dell'assessorato al Welfare presentata in mattinata a Palazzo di città. Una manifestazione che include un ricco programma di performance artistiche, seminari, laboratori, spettacoli e mostre su tutti i Municipi in città.

Generare culture non violente: il progetto

Quello della violenza di genere è un problema sempre più in crescita sul territorio, come ricorda l'assessore Bottalico: "Sono 20.137 le donne che nel 2017 hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza e 123 le donne uccise, senza contare tutte le vittime, piccole e grandi, che subiscono discriminazioni, maltrattamenti e violenze e non hanno la forza e il coraggio di denunciare. Lo dimostrano anche i dati a disposizione del nostro centro antiviolenza comunale: tutte italiane e quasi tutte costrette a subire violenza, psicologica o fisica, da uomini italiani, compagni o ex partner, spesso davanti ai propri figli, vittime di violenza assistita di cui spesso si sottovalutano le atroci conseguenze". Solo a Bari, in sei mesi, il centro comunale ha intercettato 215 casi.

Le iniziative a novembre

Quello che la manifestazione - coordinata, nell’ambito del progetto Animazione territoriale del Comune di Bari, dal consorzio Elpendù e dalla cooperativa sociale Progetto Città - vorrebbe combattere con una serie di iniziative, a partire dal 21 novembre. Il programma prevede seminari, eventi e laboratori, che animeranno gli spazi dell’Urban Center di Bari, in via de Bellis. Tra gli eventi in programma, vi saranno spazi allestiti per la lettura “face to face” di brani tratti da testi sulla cultura di genere, un’installazione collettiva di immagini e parole, la mostra fotografica 'R.E.A.D.Y'. contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Il programma vede la presenza di iniziative per tutte le età. Per bambini e ragazzi, ad esempio, saranno organizzati laboratori e iniziative, reading e letture animate, per promuovere una cultura della nonviolenza, contrastando stereotipi e pregiudizi. Agli adulti, invece, saranno dedicati laboratori artistici e creativi sul tema, dimostrazioni di difesa personale, un laboratorio di Arti terapie integrate con tecniche volte a favorire l’introspezione e la conoscenza di sé attraverso le emozioni. Tra i seminari e gli incontri di formazione, il 23 e 24 novembre avranno luogo la presentazione di “Sei sempre tu”, il testo divulgativo realizzato con la collaborazione di psicologi Agedo e della pedagogista Gabriella Falcicchio; “Razzismo ieri e oggi: niente di nuovo sotto il sole”, l’incontro dibattito con l’antropologo Felice Di Lernia per riflettere insieme sulle cause e le manifestazioni del razzismo ieri e oggi; “Lo strumento dell’ammonimento e il cyberbullismo”, il seminario di formazione sull’art. 8 della legge n. 38/2009. All’Urban Center, inoltre, saranno presenti le operatrici del Centro antiviolenza comunale che illustreranno agli interessati attività e servizi offerti sul territorio.

La manifestazione si chiuderà domenica 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con un evento finale nell’Officina degli Esordi: a partire dalle ore 19 è previsto il concerto di Marzia Stano, in arte UNA, artista che con i suoi brani parla anche di violenza di genere e valorizzazione delle differenze e che tra gli altri canterà il brano “Marie” dedicato a Marie Tritignant, l’attrice assassinata dal marito e cantante Bertrand Cantat a mani nude in una stanza d’albergo il 26 luglio del 2003. Nelle stesse giornate tantissime altre iniziative ed eventi sui temi di Generare Culture Nonviolente animeranno tutti i quartieri cittadini.

"Il Comune di Bari e l’assessorato al Welfare - assicura la Bottalico - continueranno ad investire sulle persone, sulle strutture sociali, sulla formazione, sulla prevenzione, sull’educazione alle differenze e sulla cultura di genere. Lo facciamo ogni giorno attraverso i nostri servizi educativi, gli oltre 10 sportelli di ascolto nelle scuole per minori e adolescenti, le antenne territoriali attivate in tutti i Municipi, le campagne di comunicazione e il lavoro della nostra rete socio-culturale ed educativa generareculturenonviolente".

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