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Lerario al posto di Lopalco, 'commissariata' la gestione della campagna vaccinale in Puglia: la protezione civile punta a 40mila dosi giornaliere

Le dichiarazioni di Mario Lerario, dirigente regionale della protezione civile, all'agenzia Dire. Le dichiarazioni dell'assessore alle Politiche della Salute, Pierluigi Lopalco ad 'Anni 20'

Se non è un commissariamento poco ci manca. Sta di fatto che la Regione Puglia, sponda Giunta, di cui Lopalco fa parte in qualità di assessore alla Salute, ha affidato al dipartimento della protezione civile della Regione Puglia la distribuzione e la contabilità dei vaccini.

L’organizzazione passa quindi nelle mani di Mario Lerario, che all’agenzia Dire ha provato a spiegare il cambio di passo e strategia. “Siamo passati da una campagna vaccinale con disponibilità limitata di dosi a una con target crescenti. È stata chiesta la collaborazione della Protezione civile che da sempre si occupa di grandi eventi ed è esperta di logistica. Tutto qui".

Sempre all’agenzia Lerario ha precisato che c’è bisogno di un supporto logistico finalizzato essenzialmente ad attivare la campagna vaccinale di massa e per farlo bisogna coinvolgere i territori. “Sono stati già attivati i centri vaccinali in giro per la Puglia anche con il coinvolgimento del Coc”.

Ritardi e caos dei giorni scorsi avrebbero inciso nella decisione dell’esecutivo regionale di affiancare Lerario a Lopalco nella gestione della campagna vaccinale, dando però al dirigente della protezione civile le chiavi della logistica. Restano in capo all’epidemiologo-assessore “gli aspetti scientifici e sanitari".

Ciononostante il numero uno della protezione civile in Puglia – sempre alla Dire – tiene a sottolineare che esattamente così come è avvenuto con la distribuzione e l’approvvigionamento delle mascherine durante la prima fase della pandemia, anche per i vaccini è stato chiesto lo stesso supporto alla protezione civile “che ha una vocazione h24 di presenza capillare sul territorio”.

Lerario ha rivolto un appello ai pugliesi: “Noi pensiamo alla logistica però dobbiamo lavorare tutti insieme. Contribuiamo a rendere la campagna vaccinale il più partecipata possibile. Solo insieme ce la faremo. L’obiettivo è di sistema e richiede la partecipazione di ciascuno di noi”.

Lopalco ad ‘Anni 20’ su Rai 2

Nel corso della trasmissione Anni 20 che andrà in onda stasera su Rai 2, Lopalco ha provato a difendersi dagli attacchi piovuti da più parti sostenendo la tesi che la regione Puglia, rispetto ad altre regioni, ha seguito “in maniera poco furba il piano strategico nazionale. Ovvero, ha spiegato l’epidemiologo, “in molte altre regioni mentre partivano le vaccinazioni nelle Rsa hanno iniziato a vaccinare gli 80enni, mentre iniziavano a vaccinare gli 80enni incominciavano con i 70enni e così si è data l'impressione di dire che stiamo vaccinando i 70enni ma non è così perché non avevano finito di vaccinare le Rsa e gli over 80".

Lopalco si è detto contento di essere sotto il fuoco amico perché, ha puntualizzato, “sono fuori da ogni logica di partito, sono un corpo estraneo, generalmente tende a creare crisi di rigetto per essere espulso. A me interessa vaccinare la gente, non devo essere rieletto”. Sempre ad ‘Anni 20’, l’assessore ha sottolineato che “la pandemia e la campagna vaccinale non si misurano sullo sprint ma quando finisce maratona. Quest'estate faremo i conti sia sulla pandemia sia sulla copertura vaccinale".

L'appello della Protezione Civile regionale ai pugliesi

Senza interruzione, si impegna ogni giorno nell’attuazione delle linee guida e degli obiettivi del piano vaccinale emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19.

Una sfida che intendiamo vincere, accanto alle autorità istituzionali e sanitarie della nostra regione, al personale medico e ai tanti sindaci pugliesi ai quali va tutta la nostra più sincera gratitudine. La Protezione civile è concentrata nella progressiva attivazione, organizzazione e gestione dei Centri di Vaccinazione della Popolazione (CVP) in tutta la Puglia.

Dal 12 aprile, sono stati attivati 74 centri vaccinali, altri 16 partiranno entro la fine di questa settimana, con l’obiettivo di raggiungere nel più breve tempo possibile un numero adeguato di CVP, per mettere in sicurezza i nostri territori e la popolazione pugliese. Una sfida complessa che per la Protezione civile regionale si concretizza nell’organizzare le strutture fornite dai sindaci per adibirle a centri di vaccinazione.

Successivamente, nella gestione della logistica e nella configurazione dei percorsi sanitari all’interno dei centri, rispettando le misure di sicurezza. Lavoriamo senza sosta accanto ai responsabili medici dei CVP, alle unità medico sanitarie che si occupano delle inoculazioni e che stanno svolgendo un lavoro di straordinaria umanità e professionalità.

Protezione civile intende vincere questa sfida applicando, ancora una volta, quel modello di gestione che si basa su una visione trasversale delle emergenze.

La capacità, cioè,  di saper effettuare analisi approfondite del contesto nel quale si opera, di gestire le criticità della situazione in atto, fornendo sempre soluzioni rapide e pragmatiche ai problemi che di volta in volta si incontrano. L’obiettivo resta garantire quante più vaccinazioni possibili, nel minor tempo e nel modo più sicuro, al più alto numero di cittadini. 

L’esperienza maturata nel corso degli anni dalla Protezione civile oggi consente di progettare il layout delle strutture adibite a centro vaccinale, come scuole, palestre, gli altri spazi individuati dai sindaci, sulla base del dimensionamento dei flussi in arrivo, delle distanze in gioco, della disponibilità dei materiali necessari alla realizzazione di ogni singolo CVP.

Tutto questo, inoltre,  non sarebbe possibile senza il contributo del lavoro infaticabile dei Volontari della Protezione civile sempre al fianco dei cittadini.  I nostri volontari accolgono le persone nei centri vaccinali. Accompagnano gli anziani e chi è più fragile nel percorso corretto all’interno del centro.

Aiutano a verificare il rispetto dei requisiti vaccinali indicati dalle ordinanze regionali. Presidiano i moduli per le vaccinazioni durante la inoculazione affidata al personale medico. Si prendendo cura delle persone dopo la vaccinazione, in quel tempo di attesa necessario a vigilare sulle condizioni di salute dei cittadini. Fino alla registrazione della persona vaccinata attraverso il modulo che andrà ad alimentare la banca dati regionale, con informazioni fondamentali per le fasi successive della vaccinazione, come la data per la seconda dose.

Andiamo avanti, dunque, con coraggio, mettendo a disposizione dei pugliesi tutta la nostra esperienza e senza sottrarci a questa grande responsabilità.  L’appello che Protezione civile Puglia rivolge ai cittadini resta aiutare le persone anziane e fragili a vaccinarsi. Convincerle che il vaccino migliore è quello che si fa prima.

Sensibilizzare la popolazione nei centri vaccinali al rispetto delle procedure di sicurezza, mascherine, distanziamento, igiene personale, che permettono di tutelare la sicurezza dei medici, dei nostri volontari, del personale presente nel CVP. Difendendo, nello stesso tempo, la sicurezza di ognuno. Andiamo avanti, senza paura. 

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