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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La siccità mette in crisi la produzione di grano della Puglia: "Previsto un calo del 30%"

Una contrazione, spiega Coldiretti, "proprio quando, coltivare, è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più per ettaro a causa dell'impennata dei costi di produzione" tra guerra in Ucraina e pandemia Covid

Un 30% di grano in meno: è quanto si prevede che la Puglia produca in occasione della stagione della trebbiatura, oramai alle porte. E' quanto afferma Coldiretti, sottolineando un crollo che sarebbe dovuto alla siccità: "La produzione è in calo proprio quando in Puglia coltivare grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più per ettaro a causa dell'impennata dei costi di produzione causata dall'effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti", spiega Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia che chiede "interventi per aiutare le imprese del settore".

"A essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali di costi correnti - continua la Coldiretti Puglia - sono le coltivazioni di cereali, dal grano all'avena, che servono al Paese a causa dell'esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l'incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato. La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360mila ettari coltivati e 10 milioni di quintali prodotti in media all'anno. Le migliori varietà di grano duro selezionate - prosegue Coldiretti Puglia - da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di un quarto di tutto il frumento duro italiano. La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal 170% dei concimi al 129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68%, fa sapere l'associazione evidenziando che l'impatto si fa sentire anche sui consumatori con i prezzi che dal grano al pane aumentano da 6 a 12 volte. "Bisogna intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione con misure sia immediate per salvare le aziende sia strutturali per programmare il futuro", conclude Coldiretti Puglia.

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